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Da Diego Maradona a Megan Rapinoe: quando il calcio fa politica

Dalla "Mano di Dio" alla sfida nei confronti di Donald Trump, passando per Mandela, Di Canio, Celtic, Barcellona e Real Madrid: ecco perché non è solo un gioco!

Da Diego Maradona a Megan Rapinoe: quando il calcio fa politica

Diego Armando Maradona non è stato “solo” il più grande calciatore di tutti i tempi.

Se la sua recente scomparsa ha commosso il mondo così profondamente è anche per la sua capacità di diventare un punto di riferimento politico, sia in senso stretto, con la sua vicinanza a Fidel Castro ed Evo Morales, sia in un senso più ampio, con le sue battaglie a favore dei poveri e contro una Fifa che lui ha sempre denigrato considerandola unicamente dedita al profitto e al potere di alcuni.

Ma questo è solo uno dei numerosi intrecci tra calcio e politica, un tema che Lorenzo Zacchetti ha approfondito nel libro “Cambiare il mondo con un pallone. Da Nelson Mandela a Megan Rapinoe, da Diego Maradona a Che Guevara: quando in gioco c’è l’identità” (Ledizioni), dai cui capitoli prendiamo spunto per raccontare altrettante storie, attraverso immagini fortemente simboliche.