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Dramma Ivan Basso. Legami tra cancro e doping? Parlano i medici

Il tumore al testicolo che ha causato il ritiro di Ivan Basso dal Tour de France ha commosso il mondo del ciclismo. Ci sono quelli che ha avanzato ipotesi - senza alcun fondamento scientifico - su possibili relazioni tra pratica ciclistica, doping e cancro.

Il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, ha sgombrato il cielo del ciclismo da ogni possibile nube o sospetto in modo deciso: “Altrimenti sarebbe la miglior notizia di questo mondo perche’ nelle nostre famiglie, fra i nostri amici, fra i nostri vicini non ci sarebbero piu’ persone che muoiono di cancro. Su Basso posso solo dire che è stata una notizia totalmente inattesa, che ha sorpreso tutti. Non posso che augurargli di operarsi al piu’ presto e curarsi”.

Il cancro del testicolo riguarda il 2% dei casi rilevati negli esseri umani anche se c'è un "preoccupante aumento " del numero -  ha spiegato Gérard Guillaume, medico della Française des Jeux al Tour de France - Questo è il tumore più comune negli uomini giovani . Molto raramente questa diagnosi arriva dopo i 50 anni . E gli atleti sono uomini come gli altri, e sono soggetti agli stessi rischi come chiunque".

Ivan Basso venne sospeso per doping nel biennio 2006-2008) dopo essere stato coinvolto in Operacion Puerto. Il medico non si esprime su legami di lungo termine che possano aver influenzato questo cancro: "Io non so niente di più Ivan Basso quindi non voglio commentare. Il doping può essere parte delle possibilità considerate ... Tutti noi possiamo immaginare, però a mia conoscenza della vicenda Puerto, erano principalmente interessate le trasfusioni e si parlava di EPO e io non sono sicuro che ci fosse prodotti ormonali o steroidi anabolizzanti. Quello che si sa però è che gli ormoni maschili presi nel bodybuilding aumenta il rischio di cancro".

Urologo: "La bicicletta non provoca il tumore ai testicoli" - Nessun legame neppure tra l'uso della bicicletta e questo tipo di cancro "Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino la presenza di un legame tra il ciclismo e il rischio di sviluppare il tumore al testicolo, né tanto meno di un collegamento tra questa forma di cancro e l'abitudine di muoversi in bicicletta", ha spiegato il presidente dell'Associazione Urologi italiani, Michele Gallucci. "Non ritengo che ci sia un nesso di causa ed effetto, anche perché questa neoplasia non è legata a un trauma, come può essere lo sfregamento della zona sul sellino".

Da Armstrong auguri di immediata guarigione a Basso - Lance Armstrong augura "il meglio", una rapida guarigione, a Ivan Basso, colpito da un tumore a un testicolo, cosi' come lo fu lo stesso texano nel 1996 e poi guarito. "Penso a Ivan Basso e desidero augurargli il meglio nella lotta al cancro", scrive Armstrong su Twitter.

I destini di Armostrong e Basso s'incrociano anche nella malattia - Sembra una maledizione: battaglia sui tornanti dei Pirenei e delle Alpi; entrambi hanno avuto a che fare con il doping e ora anche nella malattia - il tumore ai testicoli - il destino di Ivan Basso incrocia ancora una volta Lance Armstrong, e accade ancora una volta al Tour de France. Anche se ormai il texano e' fuori dal giro delle corse per il suo passato di doping, oltre che per l'eta'. Armstrong ha sofferto di tumore ai testicoli, gli venne diagnosticato nel 1996, all'eta' di 25 anni e gia' famoso per aver vinto nel luglio 1993 una tappa al Tour de France (quella da Chalons-sur-Marne a Verdun) risultando allora il piu' giovane vincitore di tappa nella competizione nel dopoguerra. E famoso lo era anche perche' quello stesso 1993 si laureo' campione del mondo su strada, a Oslo. Nell'anno del tumore aveva vinto la Freccia-Vallone e ottenuto altri importanti piazzamenti.

La battaglia contro il cancro fu vinta nel 1998, e Armstrong da allora e' diventato un simbolo dela lotta a questo male, creando la Lance Armstrong Foundation, molto nota perche' finanziata da una sua stessa idea: il famoso braccialetto Livestrong. E in quel 1998 torno' alle gare, vincendo il Giro del Lussemburgo e piazzandosi quarto alla Vuelta spagnola. Poi gli anni di dominio al Tour del France: sette volte di fila in maglia gialla a Parigi, dal 1999 al 2005. E negli ultimi due Tour - 2004 e 2005 - ecco gli scontri epici, specie lungo i tornanti dei Pirenei e delle Alpi, proprio con Ivan Basso. Il varesino mise in difficolta' il texano, ovvero lo costrinse a stare sempre attento e a non fidarsi del vantaggio accumulato in classifica generale. E Armstrong ha sempre avuto rispetto di Basso, tanto da rendergli onore in una tappa di salita sui Pirenei nel 2004 e cedendogli il passo sul traguardo. Fu una grande giornata di sport quell'arrivo in salita a La Mongie. In quell'edizione Basso chiude al terzo posto, l'anno successivo di nuovo all'attacco di Lance ma senza riuscire a scalzarlo dal gradino piu' alto del podio, chiudendo quindi al secondo posto. Poi per il varesino i due anni di squalifica - dal 2006 al 2008 - per doping nell'inchiesta Puerto. Quindi il ritorno alle gare, con eccellenti risultati, tra cui la seconda vittoria al Giro d'Italia, nel 2010. Da quest'anno Ivan e' alla corte di re Contador e l'ha aiutato a vincere il Giro d'Italia, e ora lo stava aiutando al Tour per cercare di fargli vincere ancora la Grande Boucle.