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"Fa più rumore un albero che cade...". Scuse della Goggia non proprio riuscite

La sciatrice, dopo la frase discriminatoria sui gay, è stata di nuovo bersagliata dalle critiche. Luxuria: "Un pensiero davvero umiliante"

Scuse Goggia per frasi discriminatorie. Ma altra pioggia di critiche

Sofia Goggia continua a far parlare di sè ma non per le spettacolari vittorie sulle piste da sci bensì per le frasi discriminatorie verso i colleghi maschi. A far discutere era stata anzitutto un'affermazione sulla presenza di omosessuali nello sci: "Tra le donne qualcuna sì, tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitz...", aveva detto alludendo alla pista di discesa libera austriaca, la più bella e ripida della Coppa del Mondo. L'atleta travolta dalle critiche dopo queste frasi pronunciate in un'intervista al Corriere della Sera, in serata ha tentato di rimediare provando a scusarsi, ma anche questo passaggio non è stato gradito. "Fa più rumore - ha scritto su Twitter la Goggia - un albero che cade che una foresta che cresce". Solo dopo ha aggiunto: "Mi dispiace e mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese per la frase che è uscita nell’intervista del Corriere che, sicuramente, quando l’ho pronunciata, non voleva essere di natura discriminatoria". Troppo tardi, i social si erano già scatenati dopo la prima frase. E in tanti hanno duramente attaccato la stella dello sci azzurro.

Il presidente di Arcigay Bergamo Cives, Marco Arlati, si era detto "molto deluso da dichiarazioni a suo dire "sbagliate che fanno riferimento a una mentalità vecchia" e "danno la percezione del pensiero che purtroppo aleggia ancora nel mondo sportivo". Per Vladimir Luxuria si tratta di “un pensiero davvero umiliante” perché “questa idea di misurare l’eterosessualità attraverso la virilità è assurda”: “Se uno è capace di sfidare certe altezze lo fa indipendentemente dall’orientamento sessuale. Già detto dagli uomini è terribile, ma detto da una donna è davvero umiliante”. Le parole di Sofia Goggia erano state criticate anche dal del sottosegretario all'Interno ed esponente di Italia Viva, Ivan Gasparotto: "Leggo sgomento che secondo Sofia Goggia un atleta gay non sarebbe in grado di fare una discesa libera. Prima di dire cose del genere, gentile Sofia, converrebbe fermarsi a pensarci due volte: la velocità è un vantaggio in gara ma con le parole può diventare un grosso problema".

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