Figc, Marcello Lippi rinuncia, Tavecchio: "Dispiaciuto, ma..." - Affaritaliani.it

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Figc, Marcello Lippi rinuncia, Tavecchio: "Dispiaciuto, ma..."

Tavecchio deluso. Sperava che anche Marcello Lippi pazientasse qualche giorno e che...

"In questo momento il mio problema e' la Spagna, non penso ad altro". Ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma adesso la "grana Lippi" non puo' che andare in secondo piano perche' all'ottavo di finale contro le "furie rosse" mancano appena tre giorni. Carlo Tavecchio e' dispiaciuto, il clamore per la scelta di Marcello Lippi che ha deciso di farsi da parte e di rinunciare al ruolo di direttore tecnico della Figc, l'avrebbe evitato con piacere e sarebbe stato felice di accogliere il campione del mondo del 2006 nella sua squadra federale. Non e' andata cosi', ma la questione non influira' sulle concentrazione dell'attuale commissario tecnico e dei suoi ragazzi e non e' una consolazione da poco.

"In questo momento il mio problema e' la Spagna", ha spiegato ai giornalisti il numero 1 del calcio italiano, mentre la squadra si stava allenando (lontano da microfoni e taccuini) su uno dei campi del centro sportivo Bernard Gasset. E' certamente cosi', la Corte Federale si pronuncera' comunque sulla norma che vieta "rapporti fra procuratori e soggetti che svolgono funzioni in Figc", ma Lippi, se non ci saranno novita' e ripensamenti, ha giocato d'anticipo facendosi da parte per evitare, in un senso o nell'altro, successive polemiche.

E adesso? Il progetto della Figc va avanti, l'idea di un direttore tecnico, un supervisore che possa dare una mano nel riproporre quella scuola di tecnici federali con cui l'Italia, con Berazot in panchina, vinse il Mondiale dell'82, resta valida. Lippi o no, si procedera' verso questa direzione, ma la questione si puo' tranquillamente rimandare al post-Europeo, anche a settembre, non c'e' nessuna fretta. Non un elemento di distrazione per la squadra, il caso Lippi, ma una vicenda comunque scomoda per Tavecchio e la Figc.

"Premesso che io sono sempre stato in contatto in questi giorni con Lippi, sono sorti problemi giuridici e interpretativi sulla norma che riguarda il figlio procuratore - ha spiegato il presidente della Federcalcio -. Sapete quanto abbia voluto Lippi, ma non avevo alternativa che chiedere un'interpretazione autentica alla Corte federale, l'organismo massimo di Giustizia federale composto da alti magistrati. La Corte ha istruito la pratica, il relatore ha relazionato e in questi giorni arrivera' la pronuncia".

Tavecchio avrebbe preferito attendere la pronuncia, sperava che anche Lippi pazientasse qualche giorno, ma non e' andata come si augurava. E soprattutto non c'e' motivo di parlare di prese in giro.  "Qui non ci sono prese in giro, la situazione era chiarissima: io ho dovuto prendere atto di una situazione particolare. Non si riferiva a me Lippi? Sull'argomento non voglio fare commenti. Io capisco il rammarico ma la Federazione ha delle norme da rispettare - ha aggiunto Tavecchio -. Il giorno dopo che e' emersa la questione ho mandato una lettera alla Corte federale, che ha i suoi tempi: e' stata fatta una relazione e in questi giorni uscira' una pronuncia. Un'altra persona al posto di Lippi? Io in questo momento penso alla Spagna, il mio problema e' la Spagna, non penso a nient'altro". E adesso? Il numero 1 del calcio italiano e' stato chiaro: prima le "furie rosse" nella speranza che il problema, anzi i problemi successivi restino in campo, a Europeo finito se ne riparlera'.