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Flop Italia, non solo Spalletti. Gravina: stipendio moltiplicato per sette
Il presidente della Figc è tra i principali responsabili del fallimento. Per due volte fuori dal Mondiale, ma il suo compenso è aumentato a dismisura
Europei, Italia eliminata. Le responsabilità del presidente Gravina, che però resta sul suo trono d'oro
La Nazionale italiana di calcio è uscita dall'Europeo in Germania giocando un calcio di livello bassissimo, nettamente sconfitta dalla Svizzera agli ottavi e incapace di produrre gioco. Sul banco degli imputati è finito il ct Luciano Spalletti, troppi cambi di formazione e scarsa identità di squadra. Gli azzurri hanno fatto una figuraccia a livello mondiale, ma nonostante questo il presidente della Figc Gabriele Gravina - riporta Il Fatto Quotidiano - ha deciso che si proseguirà con l'ex tecnico del Napoli. Ma oltre a Spalletti, a finire nel mirino della critica è ora lo stesso Gravina, considerato uno dei principali responsabili del fallimento dell'Italia.
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Mentre la Nazionale è andata allo sfascio, il conto in banca del numero uno della Figc è invece lievitato. Gravina, nel 2021, - in base a quanto risulta a Il Fatto - convocò un Consiglio Federale – era il 26 aprile – in cui all'ordine del giorno inserì la nota: "Determinazione di un compenso per gli incarichi federali"; e con grande disinvoltura si alzò lo stipendio di Presidente federale da 36 mila a 240 mila euro, aumentandoselo cioè di sette volte. Motivazione: l’aumento di stipendio gli veniva riconosciuto "per l'attività e per la responsabilità" di guidare il Club Italia, e cioè l'organismo che "riunisce le squadre nazionali" e che "è presieduto dal presidente federale che detta le linee guida delle attività, approva i programmi tecnici, definisce l'organigramma". Ora di quel Club Italia restano solo le macerie, ma nonostante per due volte consecutive l'Italia non si sia neanche qualificata per i Mondiali e sia uscita in modo indecoroso dagli Europei, Gravina non ha intenzione di fare alcun passo indietro.
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