Sport

Ginnastica ritmica: "Mi pesavano 3 volte al giorno, prima andavo a vomitare"

Decine di testimonianze di atlete che subivano violenze psicologiche. "Lucchetti agli armadi per non farci toccare il cibo, pesavo 36 Kg"

Ginnastica ritmica: "Avevo paura della mia insegnante"

Il caso della "farfalle azzurre" costrette a subire violenze psicologiche e portate fino all'anoressia per l'ossessione delle insegnanti "dovete essere magre", è esploso e ha coinvolto il Coni e il governo. Decine e decine di messaggi, mail, audio. Testimonianze, richieste d’aiuto, ricordi dolorosi. È un autentico tsunami quello che sta travolgendo Federginnastica, Dopo le denunce di Nina Corradini, Anna Basta e Giulia Galtarossa, - si legge su Repubblica - molte atlete ed ex atlete hanno deciso di rompere il silenzio. Non solo ginnaste della Nazionale, ma anche di categorie inferiori. Ecco le loro parole.

"Per due anni della mia vita - spiega Sara Branciamore, 22 anni, campionessa italiana nell’individuale a Repubblica speravo tutti i giorni di alzarmi e di non venire insultata dalla mia allenatrice». nel 2013: "Avevo paura della mia insegnante e nonostante ciò per un periodo ho vissuto a casa sua. Il cibo che mangiavo lo razionava lei: una volta mise il lucchetto alle mensole. Ovviamente io mangiavo di nascosto, altrimenti non avrei mai potuto sostenere 10 ore di allenamento quotidiane. Venivo pesata tre volte al giorno, ma prima andavo in bagno a vomitare. Una volta ho messo i piedi fuori dalla bilancia per pesare meno, sono cascata e sono stata insultata. Avevo paura che mi potesse mettere le mani addosso, voleva addirittura levare la tutela ai miei genitori".