Sport

Roland Garros, Trevisan in semifinale: dopo l'anoressia arriva la rivincita

L'opinione di Pietro Mancini

Determinazione, tenacia, analisi e tanto carattere: la fiorentina ha raggiunto il numero 26 del ranking, la nuova numero uno azzurra

Tennis, impresa Martina Trevisan: è in semifinale al Roland Garros

Dopo i dolori del giovane Sinner e la delusione della fascinosa Giorgi, ieri, la vittoria di Martina Trevisan, al Roland Garros, è andata al di là dell’eccellente obiettivo raggiunto: un'italiana non si qualificava per la semifinale, a Parigi, dal lontano 2013, quando la centrò Sara Errani. Domani incontrerà Cori Gauff, 18 anni, afroamericana, considerata l’erede delle sorellone Williams.

Con la sua storia, con lieto fine, Martina, che ha due cuori tatuati sul braccio, intende mandare un segnale di positività. Anche per questa vicenda, oltre che per la sua grinta, domani, tiferemo per lei. Ieri Trevisan ha dominato il primo set, ci ha fatto soffrire, non sfruttando un match-point nel secondo, ma nel terzo non ha sbagliato. E ha eliminato la canadese Leylah Fernandez, nel torneo sulla terra più importante del mondo, dove già nel 2020 era arrivata ai quarti, partendo dalle qualificazioni.

La dedica al “babbino”, Claudio, ex attaccante del Mantova, del Messina e del Cosenza, ci introduce nel buco nero, da cui Martina-è nata a Firenze, 28 anni fa, ed è allenata da Matteo Catarsi- è riuscita a uscire. Determinazione, tenacia, analisi e tanto carattere le sono serviti per sconfiggere l'anoressia, dopo quattro anni di battaglie. La malattia l'aveva portata vicina al ritiro. Poi la rinascita, grazie a tanta forza interiore. 

La sua guarigione, nel periodo in cui i genitori si stavano separando, l’odio per il tennis, prima di reinnamorarsene perdutamente: "Ho letto “Open”, di Agassi: ero nel buio e mi ci sono ritrovata, sottolineavo le frasi del libro con l’evidenziatore, una su tutti: detesto il tennis, ma non riesco a smettere di giocare", tre anni lontana dal campo, facendo altro "ho finito il liceo linguistico e mi sono occupata del mio malessere" prima di tornare all’antica passione.

Così come il tifo per la Fiorentina, la sua squadra del cuore. Pian piano sono tornati i bei pensieri, la fame di cibo, sport e amore: "Innamorarmi è stato un passo importante. Prima, con i ragazzi, mi vergognavo, non volevo farmi vedere. Con Marco, che ha una pompa di benzina, a Pontedera, per la prima volta, riesco a essere davvero me stessa". 

Grazie ai punti conquistati fin qui, Trevisan è già sicura di aver raggiunto il numero 26 del ranking. È la nuova numero uno azzurra. Lo ha meritato e domani? Come direbbe Gigi Marzullo, i sogni aiutano a vivere meglio….

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