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Iniesta: "Barcellona addio. Sogno lungo 22 anni". Iniesta in lacrime
Barcellona, Iniesta: "E' la mia ultima stagione"
Iniesta: "Barcellona addio. Sogno lungo 22 anni". Conferenza in lacrime
"Questa e' la mia ultima stagione qui". Dopo settimane di indiscrezioni, ecco la conferma. Andres Iniesta annuncia in conferenza stampa la decisione di lasciare il Barcellona, una decisione "molto meditata, molto pensata, sia dentro di me che con la mia famiglia. Dopo 22 anni qui so cosa significa essere un giocatore di questa squadra, che per me e' la migliore del mondo, e so cosa significa giocare qui anno dopo anno. So cosa significa essere il capitano del Barcellona e tutto quello che ne consegue. E per questo motivo devo essere onesto con me stesso e verso questa societa' che mi ha accolto quando avevo 12 anni. Il Barcellona merita il meglio di me, come e' successo fino ad ora - spiega il quasi 34enne centrocampista spagnolo - e mi rendo conto che nel futuro a breve termine non potro' dare il meglio di me ne' a livello fisico, ne' mentale. E' un giorno molto difficile per me perche' sono qui da una vita e dire addio alla mia casa e' molto complicato". Iniesta, insomma, teme di non essere piu' all'altezza del Barcellona "e non mi perdonerei una situazione di disagio in un club che mi ha dato tutto, non lo merito io e non lo merita il Barça".
BARCELLONA, INIESTA: "OROGLIOSO DOPO 22 ANNI QUI"
Guardandosi indietro, il centrocampista spagnolo si dice "orgoglioso e in pace con me stesso dopo 22 anni qui. Il mio unico obiettivo era trionfare con questa maglia e ce l'ho fatta, non c'e' niente che possa rendermi piu' felice". Societa' e compagni gli hanno chiesto di rimanere ma da tempo Iniesta ha maturato questa decisione. "E' stato un processo lungo, durato mesi. Nell'offrirmi il rinnovo a vita il club mi ha dato fiducia perche' sa che so essere un giocatore onesto con me stesso e col Barça. Se non posso dare il meglio di me al club che mi ha dato tutto, non posso essere felice. Non voglio ingannare nessuno, a breve compiro' 34 anni e credo sia arrivato il momento di lasciare". Il futuro, pero', e' ancora tutto da decifrare. Iniesta fa capire che non ha alcuna intenzione di smettere e che proseguira' la carriera fuori dall'Europa ma senza fornire altri dettagli.
BARCELLONA, INIESTA: "NESSUN RIMPIANTO PER IL PALLONE D'ORO 2010"
"A fine stagione andro' via, ci sono cose di cui parlare, da chiudere - sottolinea - Ma come ho sempre detto, non giochero' mai contro il Barcellona per cui tutti gli scenari fuori dall'Europa sono possibili. Quando finira' la stagione o quando sara' il momento, vi diro' la destinazione che avro' scelto". Da Iniesta anche una battuta sulle scuse di "France Football" per non avergli assegnato il Pallone d'Oro del 2010 (Spagna campione del Mondo guidata da un fantastico Iniesta a Sudafrica 2010), andato a Lionel Messi: "la mia percezione del calcio o la mia felicita' non cambia dall'avere o meno un Pallone d'Oro. Quello che mi rende piu' orgoglioso e' l'affetto e il rispetto di tutti". E se essere stato compagno di squadra di Messi e' stato "un onore, qualcosa di magico", chissa' che quello di oggi non sia solo un arrivederci: "magari un giorno tornero' e continuero' a divertirmi qui e a trasmettere quello che ho imparato".
INIESTA-BARCELLONA ADDIO. LA CARRIERA
Entrato nel settore giovanile blaugrana appena 12enne, Iniesta ha trascorso 22 anni al Barcellona, 16 dei quali in prima squadra dove ha debuttato il 29 ottobre 2002, nella vittoria per 1-0 in Belgio sul Bruges, sotto l'allora guida di Van Gaal. Con la maglia del Barça ha vinto e stravinto tutto: 8 campionati - col nono che puo' arrivare domenica nella sfida contro il Deportivo la Coruna -, 6 Coppe del Re, 7 Supercoppe spagnole, 4 Champions, tre Supercoppe Europee e 3 Mondiali per Club senza dimenticare i due Europei e il Mondiale del 2010, deciso da una sua rete nella finale contro l'Olanda, conquistati con la nazionale spagnola. Il futuro del 34enne centrocampista spagnolo sara' quasi certamente in Cina: da tempo si parla di accordo col Chongqing che dovrebbe offrirgli un ingaggio da 20 milioni di euro netti a stagione, il doppio di quanto percepisce al Barça.