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Inter, Icardi: "Qui per amore, ma il rispetto non deve mancare"

Inter, Spalletti: "Basta parlare di Icardi". Frecciata a Pioli. Su Lautaro e Perisic...

Inter, Icardi: "Qui per amore, ma il rispetto non deve mancare"

"E' nei momenti piu' difficili che si dimostra il vero Amore. E' in quei momenti che ho deciso di rimanere all'Inter, con l'Inter". Inizia con queste parole la lettera che Mauro Icardi pubblica su Instagram. Nella lettera l'attaccante argentino e ormai ex capitano nerazzurro, sottolinea quanto sia sempre stato forte il suo amore per l'Inter, nel giorno in cui Luciano Spalletti ha spiegato che non avrebbe parlato piu' di lui. Con questa lettera Icardi vuole ribadire che ha sempre avuto a cuore le sorti della squadra e spiega di aver deciso di rimanere "Quando ho sentito che con i miei gol potevo aiutare l'Inter a essere piu' forte di tante cose, piu' forte dei problemi di fair-play finanziario. Piu' forte delle nostre difficolta', quando erano in tanti a giudicare che come squadra non valevamo un granche'. All'Inter. Con l'Inter. E nonostante tutto ho sempre deciso di rimanere. E per amore di questi colori. Ho rifiutato offerte che difficilmente un giocatore professionista avrebbe rifiutato, tanto piu' in condizioni simili. Ho giocato con dolori fisici che mi portavano alle lacrime dopo la partita e nei giorni seguenti, ma ho sempre solo insistito per scendere in campo, anche contro i consigli medici. Perche' scendendo in campo son riuscito a dimenticare ogni dolore, con l'unico obiettivo di dare tutto quello che potessi dare per aiutare questi colori".

"All'Inter. Con l'Inter - prosegue Icardi -. Per AMORE dei colori nerazzurri. Perche' c'e' solo l'Inter. Ho mostrato ai miei figli che bisogna mantenere la speranza. Gli ho insegnato che vincere e' difficile, ma che farlo con l'Inter ha un significato unico, che solo un vero interista puo' capire e sentire. Gli occhi dei miei figli non mentono. Questo amore per l'Inter lo hanno imparato a casa mia. Ho realizzato il mio sogno, ho realizzato il sogno di tutti noi interisti tornando in Champions League con la squadra di cui ero capitano - sottolinea l'argentino, privato della fascia prima della trasferta di Vienna in Europa Legaue -. Perche' ho sempre sentito e trasmesso amore per questi colori. Ho sempre disapprovato quelli che alla prima occasione provavano ad andarsene dal club. Ho rispettato i tifosi, i miei compagni, la societa', e tutti gli allenatori che sono passati durante la mia permanenza. Ho collaborato con il club, in campo e fuori, nell'inserimento di ogni nuovo giocatore, mostrandogli che solo con la passione avremmo potuto raggiungere i nostri obiettivi. Io so cos'e' l'amore per l'Inter e i tifosi interisti lo sanno perche' hanno visto quanto ho sofferto, pianto, lottato e infine gioito per questi colori. All'Inter. Con l'Inter".

Inter, Spalletti: "Icardi? Parla solo di chi ha a cuore l'Inter"

Luciano Spalletti è netto su Icardi: "Da qui in avanti parlo solo di chi c'è e ha a cuore le sorti dell'Inter. Non ne parlerò più". Il peso dell'attacco interista adesso tutto su Lautaro Martinez. "Ha gestito molto bene la responsabilità, sta crescendo in maniera imponente". In queste ultime partite è cresciuto tantissimo Perisic. "È forte, uno da Inter". Spalletti lancia una frecciata a Pioli: "Se ti sbatte la palla su un capezzolo come a D'Ambrosio è mano. Se ti sbatte sui polpastrelli non è niente. Ha ragione lui". L'allenatore dell'Inter parla della reazione del gruppo dopo il rigore dato da Abisso alla Fiorentina che ha portato il risultato sul 3-3, malgrado le immagini abbiano dimostrato che D'Ambrosio non aveva preso la palla con il braccio. È rimasto il tarlo di quella gara? "È chiaro che un po' di dispiacere rimane perché la partita l'avevi fatta, gli episodi non erano stati così determinanti dal punto di vista di quel che avevi creato a tuo svantaggio, per cui pensavamo di portare a casa quanto prodotto. Però i calciatori sanno che nel nostro campionato bisogna farsi trovare pronti dopo due-tre giorni, non si può rimanere alla gara precedente, per cui si sono allenati nella maniera corretta e mi sembra abbiano la faccia giusta nell'ultimo periodo per giocarsi un finale di campionato dove c'è ancora possibilità di scrivere molte cose". Lunedì Marotta ha parlato di danno irreparabile. L'Inter come può superarlo? "Quello che ha detto Marotta è corretto, sono d'accordo con lui".

Inter, Spalletti sul Perisic brillante di questo ultimo mese

"Era successo anche l'anno scorso che non aveva passato un bellissimo periodo e poi si è ripreso. Può succedere di essere condizionato da dei momenti che stai attraversando perché sono molte le cose che ti devi caricare mentalmente, a livello psicologico, fisico perché le partite sono molto ravvicinate. Non si può sempre essere così a puntino per far girare il motore con i cavalli che hai. Per me Perisic anche quando non sembra aver fatto una grande prestazione, se vai a valutare le cose da mettere per riempire la partita, vedi che ha sbagliato qualche passaggio di troppo e puntato meno l'avversario, ma poi ha recuperato palloni. Perisic sui calci d'angolo è quello che prende più palloni di tutti rimanendo a zona sul primo palo, dal punto di vista fisico ti viene addosso e ti fa sentire la fisicità recuperando qualche palla nonostante sia un attaccante perché c'è da riconquistare il pallone prima di giocarlo. Più ne riconquisti e meno l'avversario porta la propria qualità in partita e lui su queste cose incide. Di conseguenza non ho dubbi sul fatto che sia forte, affidabile sotto tutti gli aspetti. Uno da Inter. Poi che quanto gli sia successo sia di auspicio o che gli altri possano trovarci una reazione ed essere quelli che simulano quanto successo a lui è importante e positivo. Sono cose che accadono normalmente, in un campionato si passano momenti più facili, più difficili e poi si tira la riga in fondo".

Inter, Spalletti su Lautaro Martinez

"Lautaro sta facendo quello che mi aspettavo, si sta disimpegnando molto bene nonostante il carico di responsabilità. Nell'ultima partita ha fatto vedere due-tre numeri dei suoi, ha saltato l'uomo, ha fatto salire la squadra. Ha più qualità da mettere a disposizione della squadra e questa responsabilità che sente adesso l'ha gestita molto bene perché c'era il rischio che perdesse un po' del suo valore dovendo spiegare quel che sarà il reparto offensivo dell'Inter in questo momento. Sta crescendo in maniera imponente, sia come comportamento dentro gli allenamenti come punto di riferimento offensivo per i compagni che si fidano di lui".

Inter, Spalletti sulla volata Champions con Milan, Roma e Lazio

"Prima eravamo in cinque perché c'è la possibilità che Lazio, Atalanta e Torino siano dentro. La Sampdoria ha rifatto un altro grandissimo campionato, ha avuto un momento di flessione nelle ultime partite ma ha fatto vedere di potersela giocare con chiunque. Sapevo che sarebbe stato così fino in fondo. Anzi, ne vedevo coinvolta qualcun'altra in questa classifica. Le tre che stanno più vicine sono Roma, Milan e Inter, squadre che debbono andare ad ambire alla zona Champions fino all'ultima partita e sarà dura e difficile la qualificazione come è stata quella precedente perché come noi si va a tentare di allevare il futuro poi lo fanno anche gli altri. Non si può parlare di deporre le uova perché sennò si va troppo lontano ma allenare il futuro diventa importante e queste squadre hanno tutto per essere in competizione fino all'ultimo".

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