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Italia Campione d'Europa: la festa sul pullman scoperto diventa un caso

La Figc smentisce il Prefetto di Roma: "Scelta condivisa con le istituzioni"

Non si placano le polemiche sul giro d’onore dell’Italia campione d’Europa sul pullman scoperto per le strade di Roma. Quello che solitamente è un atto quasi dovuto per le grandi vittorie ha infatti creato molta preoccupazione per gli assembramenti dei tifosi

Il giro delle strade di Roma era stato inizialmente negato dalle autorità sanitarie e poi concesso, in seguito alle richieste dei giocatori stessi, rappresentati dal capitano Giorgio Chiellini e dal suo vice Leonardo Bonucci.

Una scelta molto discutibile, come subito affaritaliani.it aveva scritto e come poi è stato ribadito anche dal Prefetto di Roma, molto critico Matteo Piantedosi nei confronti dei calciatori.

Alle sue parole ha però replicato la Figc, con un secco comunicato:

"Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Prefetto di Roma Matteo Piantedosi riguardo i festeggiamenti della Nazionale italiana di calcio per la vittoria a Euro 2020, il presidente della FIGC Gabriele Gravina dichiara: “Non è nostra intenzione alimentare ulteriori polemiche, perché non vogliamo trasformare un momento di gioia nazionale in un argomento di divisione. Abbiamo sempre lavorato per l’unità e continueremo a farlo, sottolineando però come la Federazione sia sempre stata responsabile, ma soprattutto rispettosa delle istituzioni e dei tifosi italiani.

In merito alla completa ricostruzione dei fatti, la FIGC precisa quanto segue:

1) Interpretando il sentimento popolare, nei giorni che hanno preceduto la finale di Wembley la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha chiesto l’autorizzazione, sempre negata, per i festeggiamenti di un eventuale successo europeo, individuando diverse location (tra cui Piazza del Popolo) dove si potesse svolgere con numeri contingentati e nel rispetto di tutte le prescrizioni del momento una cerimonia in tutta sicurezza;
 

2) Senza alternative percorribili, la FIGC ha organizzato il ritorno della squadra a Firenze presso il Centro Tecnico di Coverciano per l’immediato scioglimento della delegazione. Il rientro su Roma è stato previsto solo dopo aver ricevuto i graditi inviti da parte del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio dei Ministri;

3) Dopo la cerimonia al Quirinale, su richiesta della squadra, che ha visto in pochi minuti aumentare la folla nel percorso fino a Palazzo Chigi, è stata reiterata l’istanza per poter utilizzare il bus scoperto, preparato preventivamente per ogni evenienza, al fine di condividere l’immensa felicità per un successo sportivo di questa portata con le migliaia di persone già ammassate per le strade;

4) Nel tragitto per arrivare a Piazza Colonna, il bus coperto che trasportava la squadra è stato ripetutamente rallentato, poi bloccato e letteralmente travolto dall’affetto della gente ormai numerosissima, che comunque già non indossava strumenti di protezione individuale (cosiddette ‘mascherine’);

5) All’arrivo davanti Palazzo Chigi, ritenuto che la situazione non fosse più gestibile in quanto il bus coperto non aveva dissuaso i tifosi dal cingere in tutti i modi la delegazione italiana, reiteravamo ancora la richiesta, a questo punto condivisa dalle istituzioni, per un breve tragitto con il bus scoperto, anche nell’ottica di tutela dell’incolumità dei calciatori e per non deludere le migliaia di persone che si erano già riversate nel centro della Capitale nelle ore precedenti a questo incontro.

Per come sono stati gestiti quei momenti concitati di grande partecipazione popolare, la FIGC ringrazia i rappresentanti delle Forza dell’Ordine, che hanno accompagnato la Nazionale con grande spirito di servizio ed encomiabile professionalità”.

Insomma, un vero peccato che la festa per la grandissima impresa degli Azzurri si sia trasformata nel solito pasticcio all’italiana, che si sarebbe potuto evitare con un po’ di buon senso.