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Juve, Pirlo blocca Dybala e saluta Higuain: "Le nostre strade devono diversi"

Juve, conferenza stampa Pirlo: "Voglio entusiasmo. Dybala nel progetto, Higuain parte"

Juve, Pirlo subito carico: "Dai giocatori voglio sempre il possesso palla"

"Punto su un calcio propositivo, il modello di gioco potrà variare di partita in partita". L'incontro con Ronaldo? "Avremo tempo per parlare di tattica e ruoli". Su Dybala: "Mai stato un problema e mai stato sul mercato". Ai saluti Higuain: "Abbiamo deciso che le strade si devono separare". Così Andrea Pirlo, nuovo tecnico della Juventus alla sua prima conferenza stampa da allenatore bianconero. "Voglio riportare entusiasmo che è mancato nell'ultimo periodo - esordisce il tecnico - Il mio calcio sarà propositivo con grande padronanza del gioco. Primo: bisogna avere sempre il pallone. Secondo: quando lo si perde, dobbiamo recuperarlo velocemente. Credo siano le basi più importanti, a livello mentale, da insegnare alla squadra".

Nuovo Pirlo? Ci sono tanti giocatori bravissimi". Un passaggio repentino dall'Under 23 alla prima squadra: "Non ho avuto tempo di pensare dal passaggio all'U-23 alla prima squadra, è stato tutto molto veloce. Mi sono buttato a capofitto e non ho pensato ad altro. Mi sono convinto di essere nel posto giusto al momento giusto. Questione tattica: il modello non è fisso, potremmo difendere a quattro o a tre. Mi piace un calcio di rotazione, giocatori in movimento e che abbiano la voglia di riconquistare il pallone. Deve essere un fattore mentale, di modo che possa diventare naturale durante le partite. I giocatori lo sanno, il modello potrà cambiare di partita in partita".

Ronaldo e Dybala due pedine di questa Juve. "Io e Ronaldo ci eravamo sentiti pochi giorni fa - prosegue - poi abbiamo fatto una chiacchierato sul campo parlando di tutto. Tutto da persone normali. Avremo tempo per andare nello specifico e andare sugli aspetti tecnico-tattici. Dybala? Non è mai stato sul mercato, per me è un giocatore importante e farà parte del progetto. Stiamo facendo lavoro a gruppetti, ma ripeto: i giocatori di qualità possono giocare insieme a patto che ci sia sacrificio e abnegazione da parte di tutti. Più c'è qualità, più c'è possibilità di vincere all'interno di una struttura di gioco". Sulla concorrenza dell'Inter afferma: "Si parte tutti dalla stessa posizione, non ci sono favoriti. Gare da giocare e punti da conquistare, vale per tutti. E' stato un anno difficile, il Covid ha fatto saltare i piani tra preparazione e partite. Bisognerà programmare bene come fare, ma abbiamo persone adatte per questo e ci stiamo preparando affinché vada tutto bene".

Ieri compagni di squadra, oggi ex compagni: "Da lunedì sono il loro allenatore: è stato strano per loro, non per me. Io conoscevo già tante persone, soprattutto all'esterno della squadra. Quindi mi sono sentito bene". Sul mercato "ho idee precise e ne sto parlando con la società". Capitolo Tudor: " Avevo bisogno di un assistente con esperienza dagli incarichi in prima squadra, ma anche ex giocatore e che avesse un certo tipo di personalità in campo e nello spogliatoio. E Tudor è pure un ex juventino, perfetto per entrare nello mio staff. Higuain? Lo ammiro molto, ha fatto un ciclo importante ma parlando con lui abbiamo deciso che le strade si devono separare. Higuain è stato messo da parte, abbiamo deciso di prendere questa decisione. Khedira è infortunato, vedremo più avanti". E' un predestinato come ha detto Paratici? "In panchina dipenderà dai risultati, me lo dicevano da giocatore e si è avverato. Spero di poterlo raggiungere anche da allenatore"