Juventus, legami tra l'addio a Marotta e il caso 'Ndrangheta-Curva?
Juventus, a metà ottobre l’ultimo atto dell’inchiesta del 2016 sulle infiltrazioni della ’ndrangheta in alto Piemonte
A metà ottobre dovrebbe arrivare l’ultimo atto dell’inchiesta del 2016 sulle infiltrazioni della ’ndrangheta in alto Piemonte e nella curva bianconera dello Stadium. L'attesa è per le motivazioni dei giudici d’Appello che, ribaltando l’assoluzione del primo grado, hanno condannato per concorso esterno in associazione mafiosa Fabio Germani, ex ultrà bianconero che all'epoca aveva contatti con giocatori e società. Va sottolineato che in questa storia nessun dirigente o tesserato della Juventus è mai stato indagato.
Qualche atto dell’indagine è rispuntato lunedì su internet, come anticipo di una prossima puntata del programma tv Report.
Sono giorni caldi per la società bianconera che sabato scorso dopo Juventus-Napoli ha visto l'annuncio della separazione con Beppe Marotta.
Cosa c’è dietro il misterioso suicidio di un ultrà juventino? Un’avvincente inchiesta dove si intrecciano i rapporti tra spie, ultrà, mafia e calciatori. Documenti inediti svelano l’ipocrisia di prestigiosi dirigenti del nostro calcio.
— Report (@reportrai3) 1 ottobre 2018
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L'ormai ex ad juventino appare in alcune fotografie fatte durante pedinamenti dagli agenti della sezione criminalità organizzata della Squadra mobile di Torino: con Marotta, ci sono Germani e Rocco Dominello, condannato per associazione mafiosa insieme al padre Saverio, come uomo della ’ndrangheta in curva. Nell’occasione, scrive il Corsera, "i due chiesero a Marotta il favore di dare un’occhiata al figlio di un altro sospetto malavitoso,in vista di un provino calcistico, come documentato dalle intercettazioni telefoniche e informatiche. Tra i favori del manager spunta c’è anche la cessione di qualche biglietto, come pure fece il club verso gli ultrà: particolare che costò alla Juve (e al presidente Agnelli) una condanna (pecuniaria) in sede sportiva e una sanzione amministrativa di 50 mila euro. Il club e Marotta, negano però che il divorzio abbia a che fare con questa vicenda, ormai datata".
Marotta all'Inter dopo l'addio alla Juventus? L'offerta nerazzurra
Steven Zhang, figlio del patron Zhang Jindong e uomo di Suning nell'Inter, ha incontrato Beppe Marotta in Lega Calcio. Poi c'è stato un contatto positivamente via telefono. Al dirigente è stato proposto dalla FIGC anche il ruolo di direttore di Club Italia, ma lui preferisce un'avventura in un grande club. Secondo il Corriere dello Sport l'Inter ha offerto a Marotta un contratto da 3 milioni di euro annui con totale libertà di manovra. Zhang è convinto che con Marotta si possa ottenere quel salto di qualità definitivo per portare l'Inter in alto e l'affare è destinato a chiudersi salvo sorprese dell'ultimo minuto. Secondo il Corriere dello Sport l'Inter ha offerto all'attuale ad bianconero un contratto da 3 milioni di euro annui con totale libertà di manovra. Zhang è convinto che con Marotta si possa ottenere quel salto di qualità definitivo per portare l'Inter in alto e l'affare è destinato a chiudersi salvo sorprese dell'ultimo minuto.
JUVENTUS. NEDVED "MAROTTA CON ME E' STATO IMMENSO"
- "Marotta e' stato molto importante per la nostra societa', per noi giovani non ancora dirigenti, abbiamo imparato molto da lui. Soprattutto con me e' stato immenso, mi ha spiegato e rispiegato le cose quando non capivo". Lo ha dichiarato il vice presidente della Juventus Pavel Nedved, prima dell'inizio del match di Champions contro lo Young Boys, parlando dell'addio di Beppe Marotta. "Sara' difficile senza Marotta, ma la Juventus va avanti e tutti noi siamo di passaggio. Verra' il giorno che non ci saremo piu' neppure noi" ha detto Nedved
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