Juventus, critiche ingenerose ad Allegri. Max è un vero Conte
Max Allegri sotto attacco dopo Genoa-Juventus, ma i numeri parlano per lui
Juventus, critiche ingenerose ad Allegri. Max è un vero Conte
"ALLEGRI, SEI INDEGNO DI ALLENARE LA JUVE: MI VENGONO IN MENTE TANTE COSE, COME IL PRIMO TEMPO, IN CASA, CON IL BAYERN, LO SCORSO ANNO ; A BERLINO, QUELLO CON BARCELLONA, UNA UMILIAZIONE GRAZIE A TE, E SOLO LA TUA FORTUNA, COME QUELLA CHE TI HA PORTATO SULLA PANCHINA PIU'PRESTIGIOSA D'ITALIA.....". Sono alcune delle contestazioni più "soft", sui Social, rivolte all'allenatore della Juventus, dopo il "pesto alla genoana", che è stato mal digerito dai tanti fans della capolista.
L'ex tecnico del Milan può essere, legittimamente, criticato.
Ma quanti lo offendono dimenticano che sinora, in Europa, la squadra di Allegri ha fatto molto meglio di quella di Conte.
JUVENTUS, ALLEGRI E I RECORD IN BIANCONERO
Con il livornese in panchina, la Juve ha frantumato record su record, come quello delle vittorie consecutive (15), che era detenuto proprio dallo squadrone di Conte (12), o dell’imbattibilità di Buffon (973’ senza subire gol), che ha scavalcato prima Zoff e poi Sebastiano Rossi.
La corsa in Champions 2016 s’è interrotta agli ottavi contro il Bayern di Pep Guardiola, ma i bianconeri si sono arresi soltanto ai supplementari, senza mai essere sconfitti nell’arco dei 180 minuti.
Al suo primo anno in bianconero, Allegri non solo ha condotto la Juve al suo quarto scudetto di fila, bissato la stagione scorsa, ma ha addirittura sfiorato il "triplete", vincendo la Coppa Italia (anche nel 2016) e perdendo la finale di Champion's League contro i mostri sacri del Barcellona di Messi.
ALLEGRI E IL FANTASMA DI CONTE ALLA JUVENTUS
Allegri, nonostante i risultati gli diano ragione, non è amato, come Conte, dal popolo juventino. Max ha capito subito che, per lui, a Torino, tirava una brutta aria. Troppo inconsolabili le vedove e gli orfani di don Antonio.
Il gentiluomo toscano non può sbagliare una mossa. Anche se, dopo le rare sconfitte, con coraggio e dignità, si assume le sue responsabilità.
Mentre, dopo i trionfi, attribuisce i meriti ai dirigenti e ai giocatori. Nobilmente, da vero "Conte"....
Pietro Mancini