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Juventus, nuove rivelazioni di "Report": "Ronaldo non ha firmato quella carta"
Processo ai bianconeri, ora c'è la data: udienza preliminare il 27 marzo. La minaccia: "Retrocessione in serie C"
"CR7 non ha firmato: lo hanno consigliato bene"
“Report” lancia un’autentica bomba sulla Juventus. Nella puntata in onda questa sera, lunedì 16 gennaio, si torna a parlare dell’inchiesta sulla società bianconera. L’inchiesta “Prisma” della Procura della Repubblica di Torino mira a far luce sull'ormai celebre "Manovra stipendi" nel periodo della pandemia.
Nella vicenda, un prova-regina potrebbe essere la famosa “carta di Cristiano Ronaldo”, che, secondo l’anticipazione di “Report”, il giocatore non avrebbe mai firmato per due motivi: non voleva rinunciare ai soldi e, come sostiene un testimone, “E’ stato ben consigliato”.
Nella manovra stipendi della Juventus legata alla pandemia viene coinvolto anche Cristiano Ronaldo. E’ l’accordo per il pagamento posticipato di 19 milioni di euro. Un testimone molto vicino a Ronaldo ci racconta cos'è successo davvero.#Report stasera alle 21.20 su #Rai3👇 pic.twitter.com/vzhaRTnaQX
— Report (@reportrai3) January 16, 2023
La Juventus invece ha firmato quel documento e l’ex d.g. Luciano Moggi, intervistato da “Report”, spiega: "La Juve non poteva farlo perché quotata in borsa, ma che lo facessero tutti non c'è dubbio".
Processo alla Juventus: adesso c’è la data
L’udienza preliminare per l’inchiesta Prisma sui conti della Juventus è stata fissata per il prossimo 27 marzo. E' quanto riporta l'Ansa, citando fonti qualificate. A presiedere l'udienza sarà il giudice Marco Picco, che dovrà stabilire se il club bianconero e i 12 indagati (Agnelli, Nedved, Paratici, Arrivabene, Re, Bertola, Cerrato, Gabasio, Roncaglio, Vellano, Boschetti e Grossi) andranno o meno a processo.
L'accusa della Procura di Torino è di false comunicazioni sociali, ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, manipolazione del mercato e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
I filoni dell'inchiesta Prisma sono due, quello relativo alle plusvalenze e quello che riguarda la cosiddetta 'manovra stipendi', attraverso la quale i giocatori della Juventus - secondo l'accusa - avrebbero rinunciato solo a una mensilità rispetto alle quattro comunicate dal club nel marzo 2020 a seguito dello stop del campionato causa lockdown. Inizia così una settimana molto importante in casa bianconera.
Mercoledì ci sarà l'assemblea degli azionisti che segnerà definitivamente il passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova dirigenza. Venerdì invece a Roma ci sarà la decisione del Tribunale federale, che dovrà valutare se accogliere o respingere la richiesta di revoca parziale della sentenza di assoluzione del 2022 per le società coinvolte nel processo plusvalenze, richiesta avanzata dalla procura sportiva.
Cosa rischia la Juventus? Il tweet al veleno: "Retrocessione in serie C"
Il giornalista Paolo Ziliani in un tweet al veleno consiglia di seguire Report per farsi "un’idea più precisa su come sarà la classifica di serie A a fine stagione", tirando in ballo anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, che risponde, e i presidenti di Coni e Federazione Calcio. E il direttore del TG Regione Rai Alessandro Casarin, di nota fede interista, fa il tifo per Ranucci, prevedendo una probabile retrocessione della Juventus addirittura in Serie C, dove: "Dalle Cucine mi dicono che a Report ci saranno verbali inediti delle alte sfere. Mettiamoci comodi, vai Sig! @SigfridoRanucci (…) Mantova-#Juve è sempre più vicino".