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Kean si confessa: Juventus, Mbappè-Neymar, Allegri, la carriera da rapper e...
Moise Kean, alla vigilia di Juventus-Roma, si racconta a tutto campo a Dazn Heroes
Kean si confessa: Juventus, Mbappè-Neymar, Allegri, la carriera da rapper e...
L'attaccante della Juventus, Moise Kean si confessa DAZN Heroes alla vigilia del big match contro la Roma (che verrà commentato sull'app da Pierluigi Pardo e Dario Marcolin). Una chiacchierata intima del calciatore bianconero, cresciuto ad Asti: il ruolo di neopapà, il rapporto con la cultura americana e ovviamente la sua carriera calcistica. A fare da sottofondo all’intervista il suo primo singolo, OUTFIT.
Moise Kean sulla sua vita prima di diventare calciatore professionista
“Sono uscito di casa a 13 anni per andare a vivere nel convitto della Juve perché nessuno mi poteva portare agli allenamenti. Ho lasciato Asti e una vita da palazzoni: stavo per strada, facevo freestyle e giocavo a calcio in oratorio con ragazzi più grandi, ero il più forte di tutti anche se loro avevano 16, 17 o 18 anni mentre io 11 o 12 (…) Quando ho fatto l'esordio in prima squadra, a 16 anni, mi sono detto: "Ok, sono fuori dalla merda".”
Moise Kean, la musica e la carriera da rapper
“Mi piace far musica, mi calma. Weston McKennie e Rafa Leao sono spesso a casa mia, scriviamo e cantiamo. Abbiamo una canzone insieme che deve ancora uscire, ci stiamo lavorando.”
Moise Kean
Moise Kean e il PSG
“Al PSG mi sono trovato benissimo, Mbappé e Neymar mi trattavano come amici, avevamo un ottimo rapporto e uscivo a cena con loro.”
Moise Kean sull'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri
“Allegri è un papà sportivo. Delle volte litighiamo ancora ma gli voglio bene: non glielo dico ma lo sa.”
Moise Kean sui compagni di squadra alla Juventus
“Miretti l'ho conosciuto una volta che ero in punizione e quindi mi hanno mandato con i 2003: ho pensato subito fosse forte. Di Fagioli parlavano tutti: era fortissimo, ha dimostrato e dimostrerà ancora. Ma quello che mi conosce meglio di tutti è Hans Nicolussi Caviglia: mi spiega gli esercizi, mi ferma quando sto per fare o dire una cavolata. Ascolta la musica peggiore all’interno dello spogliatoio però ha la mentalità molto aperta, a volte sente anche Mozart.”
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