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Lorenzo punge il Dottore: "Quando si sbaglia bisogna ammetterlo"
Profilo basso, sia sui fatti di Sepang che su quanto puo' succedere a Valencia. Jorge Lorenzo si gioca nel weekend il titolo mondiale, ha 7 punti da Rossi che pero' partira' dall'ultimo posto: il Tas ha infatti bocciato il ricorso del 'Dottore'. "Dobbiamo rispettare la decisione del Tas, io sono arrivato qui pensando soltanto al weekend che e' molto importante per me - l'unico commento a riguardo del mallorchino - Non voglio parlare di nient'altro se non di quello che puo' accadere in pista. Riguardo al passato, voglio solo dire che c'e' stato un errore, il gesto che ho fatto sul podio (il riferimento al pollice verso nei confronti di Rossi durante la premiazione, ndr). Ne sono pentito e chiedo scusa, soprattutto a chi l'ha visto in televisione. Non e' stato un esempio di sportivita', in particolar modo per i giovani. Io cerco sempre di rispettare gli altri piloti e di essere il piu' sportivo possibile e quando faccio un errore cerco di chiedere scusa. Spero che tutti cercheremo di fare la stessa cosa: tutti proviamo sempre a fare del nostro meglio ma a volte possono accadere cose simili a quelle di Sepang e penso sia importante, quando fai un errore, riconoscerlo", le parole di Lorenzo, che sembrano una frecciata a Rossi.
No comment, dunque, sulla decisione di non informare la Yamaha del suo tentativo di intervenire al Tas ne' sulla festa annullata dal team, un po' per scelta sua, un po' su 'consiglio' della Dorna. "Mi hanno parlato, mi hanno detto di rispettare il campionato, di parlare lunedi', ma voglio parlare solo di quanto potra' accadere sulla pista". E sotto questo punto di vista, "non importa la decisione presa quest'oggi, anche se avessero cambiato la sanzione avrei corso allo stesso modo, cercando di fare la piu' bella gara della mia carriera", dice il pilota. "Io ho uno stile di guida che varia molto poco, tento di dare il meglio di me stesso dal primo all'ultimo giro - prosegue Lorenzo - Durante la gara vedo un po' come vanno le cose ma la mia strategia e' dare il massimo in tutti i giri e faro' cosi' anche domenica.Il fatto che Rossi parta dall'ultima posizione potrebbe condizionare le sue aspirazioni al Mondiale ma non la mia strategia e a fine gara si vedra'. Se fossimo partiti a pari punti lui sarebbe stato svantaggiato, ma avendo 7 punti di vantaggio la situazione e' meno chiara. Vediamo anche che ritmo avremo, anche la competitivita' della Honda sara' decisiva. Non sento una pressione eccessiva, mi gioco qualcosa di importante ma ho piu' da guadagnare che da perdere". C'e' chi pensa, pero', che la frattura con Rossi e la Yamaha sia insanabile. "Credo che Valentino ed io formiamo uno dei migliori team al mondo. Ho ancora un anno di contratto, la mia intenzione e' di continuare con la Yamaha, non soltanto finche' mi ritirero' ma anche dopo. Naturalmente tutti i matrimoni hanno dei momenti di frizione, la Yahama ha dovuto difendere il pilota che ha subito la sanzione ed e' comprensibile ma e' sempre stata corretta con entrambi, sono molto contento di stare in questa squadra e ho sempre ricevuto lo stesso trattamento del mio compagno di team". E dovesse rimanere, nessun 'muro' fra lui e Rossi: "Non sono mai stato a favore della separazione, del muro, e credo che le cose vadano mantenute cosi' anche in futuro". Infine un appello: "I colori ci dividono ma siamo qui per assistere a una gara di moto e bisogna rispettare tutti i piloti che scendono in pista. E' lo spirito del motociclismo, che non deve essere influenzato da quello che e' successo".