Malagò: “Rio 2016? Punto sulle Farfalle, sono leonesse. E Roma 2024.."
Da Rio 2016 a Roma 2024: parla ad Affari il presidente del Coni, Giovanni Malagò
"Le mie aspettative per le Olimpiadi di Rio 2016? Vogliamo fare bene, così come è già accaduto a livello numerico (282 atleti qualificati: più di Londra 2012, ndr). Ma non è detto che se vinciamo più medaglie siamo più bravi o se dovessimo portarne a casa meno siamo meno capaci”. Lo spiega ad Affari il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Chi vede come atleta simbolo di questa Olimpiadi per l’Italia?
“Farei un torto a fare un nome. Mi sento di dire che le squadre rappresentano molto: le due di pallanuoto e pallavolo. Mi auguro anche la pallacanestro (la nazionale di Ettore Messina sarà impegnata nel torneo pre-olimpico di Torino la prossima settimana; in palio un pass per Rio, ndr). Spero possano essere tutti protagonisti. E poi..."
Poi?
"Aggiungo quelle che voi non considerate squadre, ma per noi lo sono. Come l’arco, la ginnastica artistica.. E le nostre Farfalle (le ragazze della ginnastica ritmica, ndr). Loro sono Farfalle e... leonesse. Sarebbe una bellissima cosa se fossero le protagoniste”.
Chi sarà invece la grande rivelazione azzurra di queste Olimpiadi?
“Io l’ho detto 3 anni e mezzo fa: Alessia Trost (campionessa di salto in alto con primato di 2 metri indoor, ndr)”
L’Italia può sognare le Olimpiadi di Roma 2024 o la strada si annuncia ancora molto in salita?
“Non solo possiamo, noi dobbiamo sognare Roma 2024”
Lei ci crede?
“Si molto”.