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Martina Trevisan: “Sogno lo Us Open. L’anoressia? Rimarrà sempre una cicatrice nella mia anima. Mi ispiro a..."
Martina Trevisan racconta la sua favola al Roland Garros e non solo. L'intervista ad Affaritaliani.it
Il Roland Garros 2020 ha raccontato storie bellissime, a partire dall’impresa di Nadal, capace di vincere per la 13°volta il torneo parigino. Demolendo Nole Djokovic in finale e raggiungendo Roger Federer a quota 20 Slam. Rafa si è già consacrato nella leggenda dello sport, senza attendere la sentenza (per nulla ardua in questo caso) dei posteri. Ma il più grande torneo mondiale sulla terra battuta ha regalato emozioni fortissime anche ai tifosi italiani. La cavalcata di Jannik Sinner ai quarti di finale (perdendo proprio contro Nadal, ma restando l’unico a mettere in difficoltà il mancino di Manacor per due set) è la promessa di un talento destinato a diventare campione nel breve periodo.
E poi, the last but not the least, la favola, bellissima di Martina Trevisan. La 26enne tennista fiorentina è entrata tra le magnifiche otto del Roland Garros dopo esser passata dalle qualificazioni. Una emozionante maratona - che l’ha vista superare anche una top-10 del ranking Wta come Kiki Bertens, oltre alla 16enne Coco Gauff, astro nascente del tennis mondiale - al termine della quale ha conquistato un posto (meritatissimo) tra le prime 100 al mondo (ora è 83°). “Sono stati venti giorni ricchi di momenti indelebili”, racconta Martina Trevisan, ospite del suo sponsor Le Coq Sportif nello showroom milanese di via Lodovico il Moro, ad Affaritaliani.it.
Ad un certo punto nella tua bella avventura del Roland Garros hai detto 'Sto stupendo anche me stessa'. Cosa ti ha stupito di più?
“Io sono partita per Parigi giocando le qualificazioni e cercando di raggiungere il tabellone principale. Quello era il mio primo obiettivo. Non mi sarei mai aspettato di arrivare fino ai quarti di finale. E’ stata una sorpresa anche per me. In quei momenti lì... ringrazio anche il mio team che mi ha tranquillizzato dicendomi che quanto successo è anche il frutto del lavoro che ho e abbiamo fatto tutti insieme e quindi di non restare tanto sorpresa perchè è una cosa che mi sono meritata”
Dopo questa impresa senti possibile il sogno magari di vincere uno Slam o un grande torneo?
“Sì, il sogno c’è sempre stato. Ora, essendo arrivata ai quarti di finale mi è venuta anche un po’ di acquolina in bocca. Voglio riprovarci...”
Quale ti piacerebbe vincere?
"Lo Us Open, mi piace molto New York"
Nella tua vita hai ottenuto una vittoria più importante di uno Slam riuscendo a battere l'anoressia. Quanto è stata difficile quella sfida e cosa ti resta oggi di quella battaglia?
“Un periodo molto sofferente. Molto difficile per me. Non sarà mai chiuso definitivamente, rimarrà sempre una cicatrice nella mia anima, nel mio corpo. Che qualche volta non ti nascondo si rifà anche sentire. Però a oggi ho i mezzi per andare avanti e non ricaderci dentro. Questa è la cosa più importante”
Martina Trevisan (Lapresse)
Dal punto di vista tecnico qual è l'aspetto in cui devi migliorare di più?
“Sto lavorando tanto sul servizio. Credo che posso migliorare anche a livello di percentuale di prime palle e anche di trovare angoli, essendo mancina".
Da bambina Martina Trevisan era di tifosa di....
“Non mi ricordo di aver avuto una giocatrice particolare. La giocatrice a cui mi ispiro è Flavia Pennetta”
Fuori dal tennis cosa ami fare nel tuo tempo libero?
“Amo molto la moda, se ho possibilità cerco di andare in giro per negozi. E poi anche una semplice cena con il mio ragazzo, gli amici. In totale relax”
Ci sveli un sogno nel cassetto di Martina Trevisan al di fuori del tennis?
“Una famiglia”