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Champions League, quanto pesa economicamente l'uscita di Juve e Milan? Le cifre monstre 

Giovanni Capuano fa i conti in tasca alle italiane fuori dalla Champions League soprattutto in vista della prossima stagione con un posto in meno per rossoneri e bianconeri

di Andrea Soglio

Senza Champions rischia di più il Milan, ecco perché

La clamorosa eleminazione delle tre squadre italiane iscritte ai playoff di Champions League ha conseguenze sportive ma anche, se non soprattutto, economiche. La massima competizione europea è infatti uno dei principali introiti per i bilanci di Juventus, Milan ed Atalanta che non sono riuscite ad accedere ai quarti di finale. Se a questo poi aggiungiamo che questi risultati rendono praticamente nulla per l'Italia la possibilità di avere una quinta squadra iscritta per la prossima stagione ecco che il problema della mancata partecipazione per una tra Milan e Juventus diventa centrale, con tutti i rischi del caso.

"La sola mancata qualificazione agli ottavi di finale - ci spiega Giovanni Capuano, giornalista sportivo di Radio 24 e noto per la sua competenza anche economica legata al calcio - pesa per circa 11 milioni ai quali va aggiunto il mancato incasso del match, calcolabile attorno ai 4 mln. In totale quindi ogni squadra perde circa 15 milioni...".

Ora però il problema è un altro. Con soli 4 posti per la prossima stagione una tra Juventus e Milan rischia di rimanere esclusa, visto il distacco da Napoli, Inter ed Atalanta in Campionato. Quale tra le due potrebbe soffrire di più la mancata iscrizione?

"Se guardiamo i bilanci non c'è dubbio che ad essere più complessa è la situazione della Juventus i cui bilanci negli ultimi 4 anni sono stati davvero pesanti anche se in questa stagione ci dovrebbe essere un altro passivo ma molto meno negativo. Il Milan invece ha chiuso in positivo e di fatto ha da due anni i conti in regola. Per questo la mancata iscrizione che pesa per circa 50 milioni come successo ad esempio al Bologna quest'anno, pesa più per i bianconeri. Ma io ho una lettura diversa e legata cioè all'impatto sulla gestione, anche sportiva, della squadra. Sappiamo infatti come la proprietà dei torinesi reagisce al rosso, ripianando. Negli ultimi 4 anni hanno messo sul piatto quasi 900 milioni... I debiti quindi vengono coperti e si reinveste sulla squadra. Per il Milan di Cardinale sarebbe invece una prima volta con un passivo e non sappiamo quale potrebbe essere la reazione di un fondo...".

Dal punto di vista sportivo invece come legge le tre eliminazioni?

"Partiamo dall'unico punto in comune: Atalanta, Milan e Juventus avevano il dovere di vincere e superare il turno dato che affrontavano squadre inferiori. Poi c'è sempre il campo. La squadra di Gasperini non sta vivendo un bel periodo, anzi. L'inizio 2025 è stato pessimo. Va poi aggiunto il rigore inventato con cui è stata sconfitta nella gara di andata. Su tutto questo si aggiunge la sfida di bergamo, più che una partita un vero e proprio romanzo con il Briges che nel primo tempo tira in porta 4 volte e fa tre gol mentre gli orobici sbagliano un rigore, prendono due pali, falliscono diverse azioni da gol clamorose..."

Invece Milan e Juventus?

"Qui il discorso è diverso da quello dell'Atalanta. Il Milan infatti ha dei problemi che vanno ben oltre l'espulsione di Theo hernandez, episodio comunque decisivo. A Zagabria ci fu l'errore di Gabbia e l'espulsione di Musah. Nella gara di andata con gli  olandesi la "papera" di Maignan. Tutto questo in una stagione strana: il cambio di allenatore, il caso del "cooling break", le liti con i big, insomma, tensioni una sull'altra che non fanno bene".

I bianconeri invece?

"Anche qui bisogna cercare di leggere il momento. Di sicuro la squadra è arrivata a questa sfida con troppa euforia. Perché se da una parte è vero che erano arrivati 4 successi consecutivi bisogna anche dire che con l'Empoli al 65' stava perdendo in casa 0-1, con l'Inter ha molto faticato nel primo tempo, anche in casa con il PSV alla fine ha vinto ma a 5 minuti dalla fine, di certo non entusiasmando. Poi ieri la squadra ha mostrato gli stessi difetti che l'accompagnano da inizio anno...".

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