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Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record

Cinquanta arresti cardiaci: salvata con operazione "da record" a Milano. Ecco la storia di Katia

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record

Milano, in 6 giorni 50 arresti cardiaci Da Napoli al San Donato, la corsa per salvare Katia

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record - la storia

La storia Katia, una giovane mamma di 31 anni ha dell’incredibile. La donna non sembrava avere molte speranza di sopravvivere, e invece grazie allo straordinario lavoro di due equipe mediche  è riuscita a salvarsi.La storia di Katia, salvata dopo 50 arresti cardiaci in appena sei giorni grazie a un delicatissimo intervento chirurgico mai eseguito fino ad ‘ora, viene raccontata dal Corriere della Sera.

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record - il malore a Pasqua

La giovane mamma si trovava in vacanza a Napoli per Pasqua con suo marito e la piccolina di appena 3 mesi, quando improvvisamente si è sentita male. E’ stato necessario chiamare un’ambulanza con rianimatore per far ripartire il suo cuore e sembrava che tutti si fosse sistemato.

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record - il trasferimento da Napoli a Milano

Ma mentre si trovava ancora ricoverata all’Ospedale del Mare di Napoli per accertamenti ecco un altro arresto e un altro ancora; il cuore di Katia ha iniziato a fermarsi ogni 15 minuti e deve essere riavviato con il defibrillatore. 
La situazione sembra disperata e così i medici decidono di trasferire la paziente al Policlinico di San Donato, a Milano. 

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record - l'aereo militare messo a disposizione dalla Regione Campania

La Regione Campania ha dunque messo a disposizione un aereo militare con un team di rianimatori per affrontare i numerosi arresti cardiaci durante il volo. Quando l’areo è arrivato all’aeroporto di Linate ad attendere Katia c’era già una squadra di anestesisti con l’ambulanza, pronta a correre in ospedale.

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record - le parole del medico

In ospedale viene preparata la sala di elettrofisiologia: «La grave aritmia di Katia è una fibrillazione ventricolare provocata da alcune cellule impazzite nel sistema elettrico del cuore “ - spiega il dr. Pappone.
È stata quindi eseguita un’ablazione particolare e complicata, con l’introduzione di un catetere all’interno del cuore in modo da far passare corrente elettrica per distruggere le cellule responsabili dell’aritmia. 

Dopo alcune ore Katia esce dalla sala operatoria e l’intervento, dichiarano i medici, è riuscito; tuttavia la prognosi non viene ancora sciolta in quanto a causa dei numerosi arresti cardiaci non si possono scongiurare danni neurologici.

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record - Katia esce dal coma dopo pochi giorni

Fortunatamente dopo alcuni giorni la giovane mamma esce dal coma e tutto sembra essere è andato per il meglio; infatti secondo i dottori non ci sono state conseguenze neurologiche. 
Il marito Fabio sottolinea che due équipe lontane mille chilometri «hanno salvato» Katia «da una morte certa». E lei, intanto, dice di vivere ora «una nuova vita». «Sono felice di poter crescere mia figlia».

Cinquanta arresti cardiaci in sei giorni. Katia salva con operazione da record - la causa:  fibrillazione ventricolare

La fibrillazione ventricolare è un problema del ritmo cardiaco che si verifica quando il cuore batte con impulsi elettrici rapidi e irregolari. Questo fa sì che le camere di pompaggio nel cuore (i ventricoli) tremino  inutilmente, invece di pompare sangue. 
A volte provocato da un attacco cardiaco, la fibrillazione ventricolare causa il crollo della pressione sanguigna, interrompendo l'afflusso di sangue agli organi vitali. Tale patologia è un'emergenza che richiede cure mediche immediate in quanto provoca il collasso della persona in pochi secondi. 
È la causa più frequente di morte cardiaca improvvisa. Il trattamento di emergenza comprende la rianimazione cardiopolmonare e gli shock al cuore attraverso il defibrillatore automatico esterno.