MILAN, Galliani. "Lascio il club dopo il closing. Poi sarò tifoso del Milan"
Galliani, "Fino al closing concentrato sul Milan". Berlusconi, Lapadula e... Galliani si confessa a cuore aperto sul Milan
MILAN, Galliani. "Lascio il club dopo il closing. Poi sarò tifoso del Milan"
"L'amore per il Milan é eterno. Fino al giorno del closing sarò assolutamente concentrato sul mio lavoro, come sto dimostrando. Poi rimarrò tifoso del Milan: l'amore non passa". Così l'ad rossonero, Adriano Galliani, a margine della presentazione del 34 Festival del cinema e della televisione sportiva, in cui è stato con la "Guirlande d'Honneur", ha chiarito che lascerà il club dopo il cambio di proprietà. "E' il premio più gradito - ha detto - a conclusione dei miei 30 anni di Milan".
GALLIANI SULL'ADDIO AL MILAN
"Il Milan è nato il 16 dicembre del 1899, l'importante è il bene del Milan, i dirigenti passano. L'importante è che il Milan continui e che faccia bene come col presidente Berlusconi. Amo ricordare non solo i 28 trofei ma anche i 16 secondi posti. Che sono 28/29 e 16/17 perché con la nostra gestione abbiamo conquistato un'ultima finale che è quella di Doha. Il totale fa 45".
GALLIANI SU QUESTO MILAN GIOVANE
"E' una buona squadra ma lo era anche l'anno scorso. Non è certamente colpa dell'allenatore. Ci sono gli anni in cui le cose vanno bene. Gli anni in cui i giocatori si separano dalle mogli, l'anno scorso è stato il record, quest'anno invece tutti d'amore e d'accordo. In trent'anni credo di aver capito i meccanismi come la religione. Ci sono gli anni dove ci sono i misteri gaudiosi e quelli dolorosi. Quest'anno sembra un mistero gaudioso".
MILAN E NON SOLO, GALLIANI SU BERLUSCONI
"Berlusconi lo sento sempre, tutti i giorni. E' innamorato del Milan. Trent'anni fa mi ha detto che il Milan ferisce la sfera dei sentimenti. Berlusconi è attentissimo, entrambi gioiamo quando il Milan vince, come gioivamo prima di prendere il club. Era una passione antecedente all'acquisto e anche dopo la vendita. La fede rossonera non si cambia".
GALLIANI E IL MILAN DEI CINESI
Sulla possibilità di tornare ai vertici in Europa con i cinesi: "Spero di sì, è diventato difficilissimo in Europa, ci sono realtà colossali. E' difficile riuscire a ritornare in cima all'Europa, speriamo, ma è molto difficile competere con club come il Barcellona e il Real".
LAPADULA, LA SCOMMESSA VINTA DA GALLIANI
"Giocava a Teramo fino al 30 giugno 2015 e al primo gol viene chiamato in Nazionale. Il ragazzo non ci credeva, era a Torino ed è partito come un razzo. Ha una cattiveria agonistica che non ha eguali negli altri 27 giocatori del Milan. Rincorre chiunque, anche a Milanello tra i vialetti. Ha una ferocia agonistica che raramente ho trovato in questi trent'anni. Con la volontà si può fare tanto e lui ce l'ha di ferro".
GALLIANI E IL FUTURO DOPO IL MILAN
"Giuro che non ci ho pensato, non ci penso".
IL FILM DELLA CARRIERA DI GALLIANI
Sul film abbinato alla sua carriera: "Momenti di Gloria, si esagera dicono a Milano (ride ndr.)".
MILAN-INTER, L'ATTESA DEL DERBY
"Quando vinci e la prossima partita è dopo 15 giorni hai 15 giorni di gioia. Peccato che dopo tre giorni dopo la Juve è arrivato il Genoa. Abbiamo una posizione di classifica molto buona".
BACCA O LAPADULA PER MILAN-INTER?
Su chi titolare al derby tra Bacca e Lapadula: "Ho un buon rapporto con tutti gli allenatori che sono succeduti perché lascio decidere a loro. Lo deciderà Montella".