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Milan, Sarri il sogno. Jorge Mendes consiglia Jardim. I nomi

Milan, Gattuso sempre più in bilico. Sarri più che Antonio Conte. I nomi per la panchina rossonera

MILAN E GATTUSO SEMPRE PIU' VICINI ALL'ADDIO A FINE STAGIONE

Il futuro della panchina del Milan tiene banco. Gattuso resta in bilico e il divorzio a fine stagione è più di una possibilità, a prescindere dalla qualificazione in Champions League (tutt'altro che facile al momento: anzi in caso di non vittoria a Torino domenica sera il Milan dovrà anche sudarsi l'eventuale qualificazione in Europa League). Su questo tema va detto che, secondo quanti riporta Sport Mediaset, l'addio tra Gattuso e il club rossonero è certo in ogni caso.

MILAN, DIFFICILE ANTONIO CONTE PER IL DOPO GATTUSO. SARRI IL SOGNO

Il sogno? Malgrado le voci ricorrenti è difficile pensare ad Antonio Conte su cui è fortissima la Roma con il triennale da 9,5 milioni netti a stagione (Inter un pochino più indietro,  attenzione a offerte dall'estero: Psg,  Bayern Monaco, Manchester United). Maurizio Sarri potrebbe diventare un'ipotesi molto seria in caso di Milan in Champions League (e di divorzio dal Chelsea: peseranno molto i risultati in Premier League e la vittoria o meno dell'Europa League dei blues).

MILAN, JORGE MENDES CONSIGLIA JARDIM

Cresce in queste ore l'ipotesi del 44enne portoghese Jardim, consigliato da Jorge Mendes - autore di un calcio offensivo, ottimo nel lavoro con i giovani - profilo che può piacere a Leonardo. A Elliot piace Pochettino, ma è improbabile che il Tottenham (in semifinale di Champions League) lo lasci partire. Più defilato, Rudi Garcia attualmente al Marsiglia e che conosce già il campionato italiano per l'esperienza alla Roma.

MILAN LE PISTE ITALIANE: DI FRANCESCO, DE ZERBI, GIAMPAOLO E GASPERINI

Le prospettive italiane  - al di fuori dei sogni Sarri o Conte - per il Milan che verrà: oltre a Eusebio Di Francesco, restano Giampaolo (Empoli e Sampdoria si sono contraddistinte per una buona idea di calcio con lui in panchina) e l'emergente De Zerbi non va sottolutata la pista che porta a Gasperini, autore di miracoli in serie alla guida dell'Atalanta (e ancor prima al Genoa): le sue squadre corrono e hanno una mentalità 'europea' difficile da trovare nella nostra serie A.