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Superbatteri scoperti al Polo Nord: resistono agli antibiotici. Allarme Italia
Superbatteri resistenti agli antibiotici, nell'Artico trovati geni che rendono così forti i superbatteri
Superbatteri scoperti al Polo Nord: resistono agli antibiotici. ALLARME SUPERBATTERI
Superbatteri resistente agli antibiotici individuati nell’Artico - Scoperti geni di batteri in grado di resistere ad alcuni tra i piu' potenti antibiotici di cui dispone l'uomo. Questa scoperta sui superbatteri, avvenuta nell'Artico, e' l'ultima e piu' importante prova che quello della resistenza agli antibiotici e' un problema globale e in rapida ascesa che non risparmia nemmeno i posti piu' remoti e meno sfruttati della Terra.
Superbatteri resistenti agli antibiotici, nell'Artico trovati geni che rendono così forti i superbatteri
I geni di questi superbatteri (o superbug, come vengono definiti) in grado di resistere agli antibiotici sono stati riscontrati in 40 campioni di terreno prelevati nelle isole Svalbard. E si tratterebbe degli stessi superbatteri che furono identificati tra il 2007 e il 2008 in un paziente ricoverato in un ospedale indiano. Poi, nel 2010, gli stessi geni furono isolati nell'acqua di Delhi inquinata dai liquami.
Superbatteri resistenti agli antibiotici nell'Artico. Parlato gli scienziati
E ora, assicura la rivista scientifica Environment International, i superbatteri potrebbero aver fatto la loro comparsa anche nell'incontaminato circolo artico. "Le regioni polari sono tra gli ultimi ecosistemi incontaminati sulla Terra", ha osservato, intervistato dall'Independent, il professor David Graham, dell'universita' di Newcastle. "Ma meno di tre anni dopo il primo rilevamento del gene blaNDM-1 nelle acque superficiali dell'India urbana, li stiamo trovando a migliaia di chilometri di distanza in un'area in cui l'impatto umano e' minimo". Cio' significa che "le soluzioni al problema della resistenza agli antibiotici devono essere considerate in termini globali anziche' solo locali".
Superbatteri resistenti agli antibiotici nell'Artico - la migrazione degli uccelli e i superbatteri
Ma come sono finiti li' i superbatteri? Secondo gli esperti, la presenza nelle Svalbard di questi geni (il cui nome scientifico e' blaNDM-1) sarebbe causata dalla migrazione degli uccelli o dall'impatto umano, sebbene le zone non siano propriamente prese d'assalto dai turisti. I geni sott'accusa sono in grado di conferire ai batteri un'altissima resistenza ai carbapenemici, antibiotici potentissimi usati come "ultima spiaggia" nelle infezioni piu' gravi. Da qui il nome di superbatteri. Per gli scienziati il fenomeno equivale a una vera e propria apocalisse, un'emergenza globale pari, se non superiore, a quella legata al cambiamento climatico o a una guerra. La causa di tale resistenza e' legata al ricorso eccessivo e indiscriminato agli antibiotici anche in caso di malattie virali sulle quali non hanno alcun effetto. In questo modo, si legge sul Guardian che riporta le parole del professor Graham, "gli uomini non hanno fatto altro che accelerare il tasso di evoluzione, creando specie ultra-resistenti mai esistite prima". Il problema non risparmia nessuno, ne' i Paesi poveri, ne' quelli ricchi.
Superbatteri scoperti al Polo Nord sono una minaccia anche per l'Italia
In tema di superbatteri l'Italia non può dormire sonni tranquilli: secondo i dati pubblicati su The Lancet Infectious Diseases dall'Ecdc (l'agenzia europea, European Centre for Disease Prevention and Control), l'Italia e' il primo Paese per numero medio di infezioni e di morti attribuibili ad antibiotico resistenza (nel 2015, oltre 200 mila infezioni e 10 mila decessi). Se non si fara' presto qualcosa, e' l'allarme degli scienziati, entro il 2050 l'antibiotico resistenza uccidera' 10 milioni di persone all'anno.