Sport

Mondiale per Club 2022: Jorginho a caccia di rivincite con il Chelsea

Dopo la mancata qualificazione diretta al mondiale con l'Italia e la beffa del Pallone d'Oro, l'italobrasiliano punta a coronare il grande ciclo dei Blues

Al via negli Emirati Arabi la Fifa Club World Cup 2021 (nel 2022)

Il Mondiale per Club 2021 si disputerà negli Emirati Arabi Uniti dal 3 al 12 febbraio. Per Jorginho sarà l'occasione d'oro di rifarsi da due grosse delusioni: quella del Pallone d'Oro assegnato a Leo Messi, ovviamente, ma prima ancora la mancata qualificazione diretta della nazionale italiana alla Coppa del Mondo di Qatar 2022, a causa dei due rigori che proprio lui ha fallito contro la Svizzera, tra andata e ritorno. Per consolarsi nulla di meglio di un mondiale... in attesa di giocare i playoff con la maglia azzurra.

Quali squadre partecipano al Mondiale per Club?

Jorginho guiderà il Chelsea che prende parte alla manifestazione in quanto detentore della Champions League europea. A contendere il titolo alla squadra di Thomas Tuchel ci saranno i brasiliani del Palmeiras (vincitori della Copa Libertadores), gli egiziani dell'Al Ahly (campioni d'Africa), i sauditi dell'Al Hilal (campioni d'Asia), i messicani del Monterrey (vincitori della Concacaf Champions League), i neozelandesi dell'Auckland City (campioni dell'Oceania), e l'Al Jazira (campione del paese ospitante, gli Emirati Arabi Uniti). La gara inaugurale, il 3 febbraio, vedrà i padroni di casa contro l'Auckland City, mentre Chelsea e Palmeiras entreranno in gioco solo nelle semifinali, in omaggio al blasone di Europa e Sudamerica, che per tanti anni si sono contese la Coppa Intercontinentale, antesignano dell'attuale Mondiale per Club.

Perché l'edizione 2021 si disputa nel 2022?

Da tempo la Fifa ha deciso di modificare il format del Mondiale per Club, allargando la partecipazione a ben 24 squadre, al posto delle attuali sette. La prima edizione con la nuova formula avrebbe dovuto essere proprio quella del 2021, che nei piani originali sarebbe stata anticipata all'estate e disputata in Cina. Le tristemente noti vicende del Covid-19 hanno però costretto al rinvio a fine anno, con il ritorno alla vecchia formula, per mancanza di tempo, e il trasloco in Giappone. Tuttavia, anche i nipponici hanno dovuto arrendersi all'emergenza sanitaria, ritirandosi a soli tre mesi dall'avvio della manifestazione. A questo punto, la Fifa ha dovuto in fretta e furia ripiegare su una soluzione di emergenza, che è stata individuata negli Emirati Arabi Uniti, un Paese che ha già ospitato con successo la manifestazione e che ha ancora tanta voglia (e soldi) di vedere grande calcio nei propri stadi. Il debutto della nuova formula a 24 squadre è stato quindi rinviato al 2022, anche se restano seri problemi di calendario, visto che nel prossimo anno si giocherà anche il mondiale per squadre nazionali, il primo della storia programmato in inverno.

Gianni Infantino e il “mal d'Africa” della Fifa

I problemi di calendario non finiscono certo qui. Le nuove date del Mondiale per Club si sovrappongono a quelle della Coppa d'Africa, anch'essa rinviata nel 2021 per la pandemia e spostata nel periodo compreso dal 9 gennaio al 6 febbraio. Oltre al solito incrocio con i campionati nazionali, c'è anche quello con il torneo iridato e questo ovviamente non fa piacere a nessuno dei club coinvolti. Il problema non è “solo” per l'Al Ahly, ma ad esempio anche per il Chelsea, che ha in rosa Mendy (Senegal) e Ziyech (Marocco) e lo stesso si può dire per altre partecipanti al Mondiale per Club. Per questo motivo il Presidente della Fifa Gianni Infantino ha cercato di ottenere il rinvio in extremis della Coppa d'Africa, ricevendo un secco rifiuto da parte di chi è (comprensibilmente) stufo di vedere i propri interessi sacrificati a quelli dei club più ricchi, a partire da quelli europei. 

Vecchie conoscenze, da Eto'o a Melo

Il torneo del Continente Nero quindi si disputerà regolarmente dal 9 gennaio al 6 febbraio in Camerun. Sarà un grande debutto per l'ex interista Samuel Eto'o, che lo scorso 11 dicembre è stato eletto presidente della federcalcio locale. A proposito di vecchie conoscenze, l'unica squadra che non sarà danneggiata dalla concomitanza con la Coppa d'Africa è il Palmeiras, che non ha africani in rosa e che è capitanata da Felipe Melo, ex Fiorentina, Inter e Juventus. Questo vantaggio riequilibra leggermente un pronostico che altrimenti sarebbe largamente favorevole al Chelsea, nel solco di una tendenza che ha visto le squadre europee trionfare nelle ultime otto edizioni, fino al successo del Bayern nel 2020. 

Inter, Milan e Juve nella storia del torneo

L'ultimo successo sudamericano risale al 2012, quando i brasiliani del Corinthians sconfissero proprio il Chelsea. Nel 2010 ci fu invece l'ultimo squillo italiano, con l'Inter di Mourinho che completò il suo storico Triplete. Proprio i nerazzurri furono anche la prima squadra italiana a conquistare il trofeo, quando ancora si chiamava Coppa Intercontinentale, facendo doppietta nel 1964 e 1965, sempre ai danni dell'Independiente. Nel 1969 fu il turno dei cugini del Milan, al termine di un insanguinato doppio confronto con l'Estudiantes, poi si dovette attendere fino al 1985, quando la Juventus di Platini vinse ai rigori contro l'Argentinos Juniors. Nel 1989 e 1990 il Milan di Arrigo Sacchi allungò la serie con altri due successi consecutivi, mentre il bis della Juve arrivò nel 1996 contro il River Plate, grazie allo squillo di Alessandro Del Piero. Nell'era del Mondiale per Club (o Fifa Club World Cup, come da documenti ufficiali), l'Italia ha vinto altre due volte: col Milan nel 2007 e appunto con l'Inter nel 2010. Oggi, purtroppo, ci tocca guardare i club stranieri e, magari, consolarci facendo il tifo per l'azzurro Jorginho. 


Albo d’oro Coppa Intercontinentale

1960 – Real Madrid
1961 – Penarol
1962 – Santos
1963 – Santos
1964 – Inter
1965 – Inter

1966 – Penarol
1967 – Racing Club
1968 – Estudiantes
1969 – Milan
1970 – Feyenoord
1971 – Nacional
1972 – Ajax
1973 – Estudiantes
1974 – Atletico Madrid
1976 – Bayern Monaco
1977 – Boca Juniors
1979 – Olimpia
1980 – Nacional
1981 – Flamengo
1982- Penarol
1983 – Gremio
1984 – Estudiantes
1985 – Juventus
1986 – River Plate
1987 – Porto
1988 – Nacional
1989 – Milan
1990 – Milan

1991 – Stella Rossa
1992 – San Paolo
1993 – San Paolo
1994 – Velez
1995 – Ajax
1996 – Juventus
1997 – Borussia Dortmund
1998 – Real Madrid
1999 – Manchester United
2000 – Boca Juniors
2001 – Bayern Monaco
2002 – Real Madrid
2003 – Boca Juniors
2004 – Porto

Albo d’oro Mondiale per Club

2005 – San Paolo
2006 – Internacional
2007 – Milan
2008 – Manchester United
2009 – Barcellona
2010 – Inter
2011 – Barcellona
2012 – Corinthias
2013 – Bayern Monaco
2014 – Real Madrid
2015 – Barcellona
2016 – Real Madrid
2017 – Real Madrid
2018 – Real Madrid
2019 – Liverpool
2020 – Bayern Monaco