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Moratti contro Berlusconi, Cremonese-Monza e super serie B? Un sogno...

Il Monza di Berlusconi manca la promozione in serie A e di colpo svanisce un sogno (almeno per il prossimo anno): il derby del cuore contro il Milan, la squadra che ha guidato per trent'anni portandola più volte in cima all'Europa e al mondo (assieme ad Adriano Galliani). I tifosi nostalgici del calcio che fu, quello dei patron italiani innamorati del pallone e dei grandi talenti (da Gullit a Van Basten e Savicevic, da Ronaldo il Fenomeno a Bobo Vieri e il Chino Recoba), un sogno di riserva ce l'avrebbero: rivedere Silvio contro il suo amico Massimo Moratti.

Ecco, anche quello sarebbe un derby spettacolare, amarcord emozionante, rievocando i tempi d'oro in cui San Siro era il teatro di epiche sfide Milan-Inter in cui ci si giocava lo scudetto (o la Champions League...) e Milano la capitale mondiale del football, grazie al duo Berlusconi-Moratti.

Una voce racconterebbe a dire il vero dell'ex patron nerazzurro accostato alla Cremonese (che ha nel milanista, Ariedo Braida il suo dg): uscì più o meno un anno fa (e trapelò una secca smentita). Nei giorni scorsi patron Arvedi ha aperto alla possibilità di passare la mano ("La Proprietà della USC è disponibile a fare un passo indietro nel caso in cui qualcuno, e sarebbe il benvenuto, si facesse avanti con un programma finanziario e operativo tale da dare certezza e futuro alla nostra tanto amata Cremo") e i tifosi grigiorossi hanno ripreso a sognare: e se Massimo Moratti si facesse avanti?

Ecco, così potrebbe andare in scena uno scontro romantico con il Monza di Silvio in un campionato di serie B 2021/2022 che si annuncia emozionante e pieno di grandi piazze: una serie A2, verrebbe da dire (per la felicità di Sky che si è aggiudicata i diritti tv).

Stando a quanto raccolto da Affaritaliani.it, al momento però questa resta una (affascinante) suggestione. La realtà racconta di un Massimo Moratti che ha lasciato l'Inter e un calcio meno romantico e sempre più stressato dal business (vedi il recente caos Superlega), ormai consegnatosi a multinazionali, fondi e magnati stranieri da qualche anno: l'idea di rivederlo in questo mondo del pallone oggi è complicata.

"Ma quanto sarebbe bello...", pensano a Cremona. In fondo, sognare non costa nulla.