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Morto Aldo Biscardi, Berlusconi: "Perdo un amico. La tv un grande professionista"

Aldo Biscardi è morto: addio al papà de "Il processo del lunedì"

Morto Aldo Biscardi, Berlusconi: "Perdo un amico. La tv un grande professionista"

Silvio Berlusconi, ex presidente del Milan, ha voluto ricordare con una breve dichiarazione Aldo Biscardi, scomparso a 86 anni: "Con Aldo Biscardi scompare un grande giornalista, che ha saputo raccontare il calcio in televisione come pochi altri. Aldo è stato un innovatore in tutto, nel linguaggio televisivo come nella visione del calcio, anticipando soluzioni che oggi sono realtà, come la moviola in campo. Io perdo un amico, la televisione un grande professionista".

MORTO ALDO BISCARDI. ADDIO AL CREATORE DEL PROCESSO DEL LUNEDI'

E' morto a Roma Aldo Biscardi, giornalista e conduttore televisivo noto per l'ideazione e la conduzione del programma televisivo "Il processo del Lunedi'". Ne da' notizia la famiglia all'Ansa. Nato a Larino, in provincia di Campobasso, Biscardi avrebbe compiuto 87 anni tra poco piu' di un mese. Biscardi era ricoverato da qualche settimana al Policlinico Gemelli, assistito dai figli, Antonella e Maurizio. Da tempo aveva lasciato il video, dove aveva debuttato nel 1979, alla Rai.

E' del 1980 l'ideazione del programma "Il processo del lunedi'", primo talk show sul mondo del pallone di cui divenne anche conduttore nel 1983, moltiplicandone il successo. Dopo qualche anno, grandi successi e molte polemiche, il giornalista nel 1993 lascio' la Rai per passare a Tele+, dove esordi' col nuovo programma "Il processo di Biscardi", che trasferi' poi, sempre con la stessa fortunata formula su altre emittenti, da Telemontecarlo a 7 Gold.

Nel 2015 Biscardi aveva lasciato la sua 'creatura' - vanta il record di longevita', certificata dal Guinness dei primati, che ne aveva riconosciuto gia' nel 2013 33 edizioni consecutive con lo stesso conduttore - ai figli, che hanno ereditato il marchio. Biscardi viene a mancare nell'anno dell'esordio nel campionato di serie A della Var, quella 'moviola in campo' che lui aveva sempre sostenuto come sistema necessario per aiutare gli arbitri grazie alle tecnologie disponibili.