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MotoGp, rabbia Rossi: fa cadere Marquez. Valentino penalizzato: "Non so se vado a Valencia"
Valentino Rossi rischia di giocarsi il titolo per uno scatto di rabbia ai danni di Marquez. Dopo un’intera gara passata a “sfidarsi” con sorpassi da brividi, pare che Rossi abbia dato volontariamente un calcio alla moto di Marquez per farlo cadere.
Il pesarese però, giura di non avere tirato un calcio al pilota della Honda. "Si vede molto bene nella ripresa dall'elicottero, bisogna scorrere lentamente i fotogrammi: Marc mi colpisce alla coscia sinistra col manubrio destro e comincia a scivolare, solo dopo io perdo il piede sinistro dalla pedana. Non volevo farlo cadere. Se gli avessi voluto tirare un calcio, lo avrei fatto 40 metri prima quando eravamo attaccati. E poi le Motogp sono troppo pesanti, per essere buttate giù con una pedata". Ammette che in quella curva ha portato fuori linea il catalano, che lo ha quasi fermato. Che lo ha guardato, minaccioso. "Non ne potevo più. Continuava ad ostacolarmi, in quei giri l'ho inquadrato almeno 6-7 volte ed era come per dirgli: 'Ma che c.. fai? Lasciami in pace'. Hai presente quando guidi la macchina?"
La sanzione della commissione gara per quel gesto è stata durissima: tre punti tolti sul patentino del Dottore, sommati al punto che già aveva ha fatto scattare la penalizzazione: partirà in ultima fila nell'ultimo Gran premio, quello decisivo a Valencia. E con soli sette punti di vantaggio su Lorenzo in classifica, potrebbe voler dire addio al titolo. Ma forse la corsa è gia finita perchè Rossi due ore dopo la fine del Gp ha detto di non essere sicuro di partire a Valencia. "Non so se parto. Adesso decido". "La commissione gara ha detto a Marquez che mi rallentava apposta", contesta Rossi, però la punizione andrà solo a lui.
A cosa sarebbe dovuto tutto questo accanimento di Marquez verso Valentino? "Il suo manager, Emilio Alzamora, mi ha detto: 'Lo sai, Marc è fatto così: gli hai fatto perdere il mondiale'. Penso che sia ancora arrabbiato per quando è caduto in Argentina, e per la mia vittoria ad Assen. Non sa perdere, il ragazzo".