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Muntari: esempio anti-razzismo per l'Onu e squalificato dal Giudice Sportivo

Muntari difeso dall'Onu: 'Un esempio nella lotta al razzismo". Ma squalificato dal Giudice Sportivo

Muntari: esempio anti-razzismo per l'Onu e squalificato dal Giudice Sportivo


Muntari che beffa: squalificato dal Giudice Sportivo. Il centrocampista ghanese del Pescara protagonista di un diverbio con l'arbitro Minelli che non e' intervenuto mentre alcuni tifosi del Cagliari intonavano 'buu' razzisti, si è presto un turno di stop. Muntari era stato espulso per doppia ammonizione (una per proteste, la seconda per aver lasciato il campo senza autorizzazione durante il diverbio.


Muntari, il caso razzismo finisce all'Onu. "Razzismo? La Fifa faccia di più"


Muntari finisce sui banchi dell'ONU. L'Alto Commissario per i diritti umani Zeid Ra'ad al-Hussein ha invitato la FIFA a prestare maggiore attenzione al persistente problema del razzismo. Zeid ha definito Muntari "un'ispirazione per tutti noi qui all'ufficio Onu per i diritti umani", per prendere posizione contro la crescita del razzismo negli stadi di calcio. Zeid ha quindi ricordato un'altra partita "estremamente allarmante", in Ucraina, dove i tifosi di Dinamo Kiev hanno indossato abiti Ku Klux Klan e mostrato svastiche naziste.


Come noto i cori razzisti hanno spinto il pescarese Muntari ad abbandonare il campo a Cagliari nel match perso 1-0 (rigore di Joao Pedro) domenica alla squadra di Zeman.


CAGLIARI, FILUCCHI "MUNTARI? TIFOSERIA CAGLIARI NON E' RAZZISTA"


"La tifoseria del Cagliari non e' razzista: lo dicono la nostra rosa, la nostra storia e la nostra tradizione. Detto questo, chiaramente la societa' condanna fermamente ogni forma di razzismo e di violenza". Il vice-presidente del Cagliari, Stefano Filucchi ha chiarito in una nota ufficiale la posizione del club sardo rispetto agli episodi che hanno interessato il centrocampista del Pescara SULLEY MUNTARI, che al 44' del secondo tempo dapprima si e' lamentato con l'arbitro Minelli per dei presunti cori razzisti provenienti dalla curva della squadra sarda e nei minuti di recupero ha abbandonato volontariamente il campo lasciando la sua squadra in dieci uomini. "Dalla panchina abbiamo assistito all'alterco verbale di MUNTARI con il direttore di gara. Abbiamo poi capito che si era verificato uno scambio di battute tra il calciatore e qualcuno sugli spalti per questioni relative a frasi ingiuriose. A fine gara abbiamo ascoltato le dichiarazioni del calciatore, che ha lamentato di essere stato fatto oggetto di cori razzisti e di aver avuto una discussione con l'arbitro che lo aveva invitato a non parlare con i tifosi durante la partita. Noi dalla panchina non abbiamo sentito cori razzisti - ha sottolineato - ne' ritengo li abbia sentiti l'arbitro addizionale che e' posizionato proprio davanti alla curva e che, infatti, non ha preso nessuna iniziativa ne' penso abbia comunicato qualcosa di determinante al direttore di gara, che non ha preso alcun provvedimento. Anche alla nostra panchina non e' stato riferito nulla, se non quanto abbiamo visto".


Pescara, Muntari: Cori contro di me, arbitro doveva fermare gara


"Avete visto cosa è successo, hanno fatto dei cori contro di me. Nel primo tempo ho visto che nel gruppetto c'erano anche dei bambini, mi sono rivolto ai genitori, ho dato loro una maglia. Se anche i bambini vedono queste cose, non va bene. Non vale solo per il calcio. Serve dare l'esempio per farli crescere bene". Sulley Muntari, centrocampista del Pescara, parla dei cori razzusti subiti a Cagliari. L'ex giocatore del Milan, in segno di protesta, ha lasciato da solo il campo da gioco. "Nel secondo tempo la curva ha continuato, ho provato a parlare con loro, ma l'arbitro mi ha detto che non dovevo parlare con pubblico e li mi sono arrabbiato. L'arbitro ha detto che parlava lui, io gli ho detto che doveva avere le p... per fermare la partita", ha spiegato Muntari ai microfoni di Sky Sport. "Non è calcio questo. Ho cercato di stare calmo. Io rispetto tutti. Ma non poteva alzare la voce con me, avevo ragione".