Niang-Milan fine della storia. Crisi in campo, incidenti d'auto, balconing. E il tweet del trans Guendalina...
Niang lascia il Milan: calo fisico e di rendimento. Il declino dell'attaccante francese. La storia tra Niang e il Milan
Niang: l'addio al Milan, crisi di gioco e fisica
Niang lascia il Milan nel 2017 che avrebbe dovuto segnare la sua definitiva consacrazione nel grande calcio. Dopo la scorsa stagione dove fu decisivo nella squadra di Mihajlovic (e il suo infortunio segnò l'addio ai sogni di tornare in Europa per la squadra rossonera: vedi sotto), quest'anno aveva iniziato alla grande il campionato.
NIANG DOMINANTE NEL MILAN DI INIZIO STAGIONE
Titolare inamovibile con Montella e giocatore capace di fare la differenza nelle due fasi: tanta corsa (e qualche gol pesante) in attacco, assist, ma anche recuperi difensivi prodigiosi. Poi qualcosa si è spezzato. Un'influenza, alcuni problemi fisici e una condizione che non è più stata al top. Per uno come lui, che fa dell'atletismo grande parte del suo gioco, è stata una mazzata.
NIANG, BRUTTO FINALE 2016: RIGORI SBAGLIATI, PANCHINA CON LA JUVENTUS. E IL TWEET DEL TRANS GUENDALINA
Un bruttissimo finale di 2016, tra rigori sbagliati (Crotone e quello decisivo a Roma), fischi a San Siro, la panchina in tutti i 120 minuti di Supercoppa contro la Juventus e pure le frasi del trans Guendalina Rodriguez via Twitter: “Una volta per tutte: sì, sono stata con Niang. E’ più donna di me”. Un post arrivato dopo l'intervista di novembre alla Zanzara. “Ho conosciuto questo giocatore del Milan – aveva detto il trans – a una cena a Milano. Il nome non lo faccio perché non voglio rischiare una querela. Lui mi ha detto: se esce il mio nome è finita. Vi dico solo che è attivo, attivissimo, molto dotato, di colore, giovane e assomiglia a Balotelli. Ogni tanto ci frequentiamo.”
NIANG, INIZIO DI 2017 FLOP COL MILAN
Ma questi sono i gossip, è sul campo che Niang si è perso. Non ha saputo sfruttare le occasioni dategli da Montella nei finali di gara in questo 2016, entrando in campo non nel modo in cui il tecnico rossonero si aspettava. Una reazione che Niang non ha dato. Un giocatore irriconoscibile rispetto allo splendido atleta di inizio stagione. E ora ecco la prossima cessione: Genoa, Torino o Premier League che sia, il cammino di Niang con il Milan finisce forse con qualche rimpianto da entrambe le parti su ciò che poteva essere e non è stato.
NIANG E GLI INCIDENTI IN AUTO
Mbaye Niang l'anno scorso vide la sua corsa in campionato fermarsi per colpa di un incidente stradale (alcol test negativo) che gli provocò una lesione capsulo legamentosa della caviglia sinistra e una contusione alla spalla sinistra. Era fine gennaio e con quello stop si fermò anche la cavalcata del Milan (reduce da un gran derby vinto 3-0 proprio con Niang protagonista) in campionato. Niang e le auto hanno un rapporto difficile da tempo. Nel 2012, pochi mesi dopo il suo arrivo al Milan, fu fermato alla guida senza patente. Si spacciò per l'allora compagno di squadra Traorè scatenando le furie del club rossonero che decise poi di girarlo in prestito al Montpellier. Tornato in Francia si schiantò senza patente con la sua Ferrari. "Non ero io a guidare", disse. E fu multato di 80 mila euro, con addio alla patente.
NIANG, IL BALCONING E LA SCOMMESSA ESTIVA DI MONTELLA
A giugno 2016 tanti tifosi rossoneri si arrabbiarono con lui per il video pubblicato da Niang mentre si buttava dal balcone in piscina (il cosiddetto balconing che va di moda tra alcuni giovani). Già da lì si tornò a parlare di possibile cessione del giocatore in Inghilterra. Montella però bloccò tutto, scommettendo su Niang sin dalla conferenza d'esordio come allenatore del Milan. C'è già qualche giocatore che le piace già? "Vi dico un nome, Niang. Voglio conoscerlo bene perché secondo me può fare meglio", rispose l'Aeroplanino. Una scommessa che oggi sembra persa con lo stesso Montella che in queste ore ha spiegato. "E' arrivato un certo punto e si è fermato, il perchè faccio finta di non saperlo o non ve lo voglio dire"