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Olimpia Milano campione d'Italia: è la terza stella. Datome Mvp
L'Olimpia Milano piega la Virtus Bologna in gara 7. Ettore Messina: "Lo scudetto di un gruppo in campo e fuori. Lo scudetto di una prioprietà super"
Olimpia Milano campione d'Italia; è il 30° scudetto
L'Olimpia Milano conquista la terza stella: il trentesimo scudetto arriva dopo aver battuto la Virtus Bologna 67-55 in gara 7 al Forum (davanti a 12.567 spettatori). E' il quinto tricolore dell'era Armani e il secondo consecutivo.
Ettore Messina: "Lo scudetto di un gruppo in campo e fuori. Lo scudetto di una prioprietà super"
“Questo scudetto lo dobbiamo ad una proprietà che, anche nei momenti più bui, ci ha sostenuto con positività, senza mai farsi prendere dall’ansia. Il signor Armani e il Signor Dell’Orco hanno avuto un peso molto importante. Poi è uno scudetto di un gruppo di giocatori che avevano mille motivi per essere insoddisfatti per minuti che non giocavano o per altri motivi, ma alla fine ha sempre trovato la forza di mettere da parte le situazioni personali pensare alla squadra. La dimostrazione è la partita di stasera, dove tutti ci hanno aiutato ed hanno avuti momenti utili, in difesa e in attacco. Poi è lo scudetto di uno staff di persone competenti ed in gamba, intendo lo staff tecnico ma non solo", spiega coach Ettore Messina in sala stampa.
Che sottolinea: "Siamo enormemente grati ai tifosi per quello che ci hanno dato, non solo oggi, ma anche nei momenti difficili della stagione. Vincere rappresenta sempre una bellissima soddisfazione. Pochissimi avrebbero pensato che una squadra sarebbe stata in grado di vincere tutte le quattro partite in casa, anche io avevo tanti dubbi. Invece, questa è stata prestazione di grande coesione, si sono tuffati su ogni pallone vagante. E tutte le palle vaganti le abbiamo prese noi. Abbiamo fatto un po’ quello che avevamo già fatto in Gara 5, non li abbiamo aspettati, li abbiamo aggrediti”.
Ettore Messina, secondo scudetto consecutivo alla guida dell'Olimpia Milano
e primo back-to-back dal 1987 (foto Ipa)
Olimpia Milano campione d'Italia, Gigi Datome MVP delle finali
Nella notte del trionfo biancorosso, Gigi Datome viene premiato come Mvp della finale: il primo quarto è super (con 10 punti saranno 16 alla fine), la sua è una prova da grande leader sui due lati del campo. “L’abbiamo tenuto in naftalina tutto l’anno. Ho tirato cinquantamila bestemmie quando era fuori, grazie a tutti quelli che hanno lavorato con lui, fisioterapisti, medici, preparatori. Vorrei essere un po’ zen come Gigi, non l’ho mai visto scoraggiato, tranne al preolimpico di Torino quando era giù fisicamente e aveva un gomito impossibile. Ha una grande serenità interiore. E’ stato il nostro MVP, ed è una cosa bellissima”, commenta Ettore Messina.
Da Melli a Shabazz, da Ricci a Shields e Baron: la notte del trionfo dell'Olimpia Milano
Ma sono tanti i protagonisti della squadra di Ettore Messina: nel primo tempo pesano i canestri di Shavon Shields (7 dei 10 punti della sua partita a cui vanno aggiunti 5 rimbalzi e 5 assist nel corso del match) che forza un po' nella ripresa, ma resta protagonista in fase difensiva. C'è il grande secondo tempo di Nicolò Melli (dopo 2 falli che lo tengono fuori nei primi venti minuti rientra in campo e ci mette un lavoro fondamentale in difesa, oltre a 7 rimbalzi e 4 punti), uno Shabazz Napier che fatica al tiro, ma poi nell'ultimo periodo piazza 5 punti consecutivi pesantissimi (8 totali con 6 assist) che tengono la Virtus a distanza. E ci sono due triple pesanti di un ottimo Ricci nel finale di secondo e terzo quarto (allungando sul 48-34), o quelle di Billy Baron che si sblocca negli ultimi cinque minuti e segna i canestri che mettono in ginocchio Bologna. Senza dimenticare l'ottima prova di Kyle Hines.
Capitan Nicolò Melli festeggia lo scudetto dell'Olimpia Milano (foto Ipa)
L'Olimpia Milano vince di squadra e con una prova difensiva di livello altissimo: Bologna chiude i primi dieci minuti con 9 punti e nel terzo quarto ne metterà 5 in una finale che la Virtus chiude a quota 55. I campioni d'Italia controllano sempre il match, tenendo i rivali a debita distanza, l'ultimo sussulto della squadra di Sergio Scariolo è al 36° quando un paio di triple di Teodosic portano gli ospiti a meno 8 (55-47), ma Billy Baron riallunga subito dalla lunga distanza e Datome chiude i giochi col canestro del 61-47 che segna la resa definitiva di Bologna.
Coach Ettore Messina spiega le scelte del suo turnover che hanno condotto la sua Olimpia Milano allo scudetto. “Hines non lo lascio fuori mai, per la sua storia e per quello in cui crediamo, per me è banale, ci sono cose che valgono più di due canestro o un rimbalzo. Ho scelto Hall, che non ha fatto una grande serie, ma dovevo fronteggiare la fisicità e la profondità della Virtus. Ero molto preoccupato. Quando fai queste scelte, ci sono cinque giocatori che stanno fuori. Questo può spaccare una squadra, se uno di loro andasse a piangere da qualcuno e trovasse terreno fertile tutto si sgretolerebbe. Invece hanno tutti continuato a lavorare, superando anche l’umiliazione quando arriva il giorno partita di andarsi ad allenare individualmente perché non si sa mai. Per questo dico che è lo scudetto di tutte le persone che lavorano con noi”.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 67-55 (21-9, 38-29, 48-34, 67-55)
Olimpia Milano: Tonut, Melli 4, Baron 11, Napier 8 (6 ast), Ricci 6, Biligha, Hall 2, Baldasso n.e, Shields 10, Hines 8, Datome 16, Voigtmann 2. Coach Messina
Virtus Bologna: Cordinier 6, Mannion n.e, Belinelli, Pajola 3, Jaiteh 5 , Shengelia 13, Hackett 7, Mickey 6, Camara, Ojeleye 5, Teodosic 10, Abass. Coach Scariolo