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Olimpiadi Rio 2016: lacrime di Djokovic. Oro e Del Potro, maledizioni di Nole

Djokovic in lacrime a Rio 2016: "Tra le peggiori sconfitte della mia vita"

Un sogno infranto, la consapevolezza di aver perso probabilmente l'ultima grande chance per entrare nella storia. Le lacrime di Novak Djokovic si candidano a diventare una delle cartoline principali dell'Olimpiade di Rio de Janeiro. In questi anni il 29enne di Belgrado ci ha abituato a sorrisi sornioni, imitazioni e siparietti con raccattapalle e pubblico e vederlo piangere di rabbia 'fa strano'. Ma c'e' da capirlo. Contro quel Juan Martin del Potro che gia' 4 anni fa gli aveva negato il bronzo nella finale per il terzo posto, Nole ha visto sfumare l'obiettivo piu' importante di questa stagione e forse della carriera.

Perche' se e' vero che qualche mese fa a Parigi aveva finalmente sfatato il tabu' Roland Garros, unico torneo dello Slam che ancora mancava al suo palmares, e' altrettanto vero che l'oro olimpico sarebbe stato lo zenit di un percorso straordinario. Negli ultimi anni, complici anche il declino di Nadal e Federer e un Murray fra alti e bassi, Djokovic ha dettato legge nel circuito. Dal 2012 a oggi ha vinto tre Australian Open, un Roland Garros, due Wimbledon e un Us Open oltre a 17 Masters 1000, guidando saldamente la classifica Atp con quasi il doppio dei punti del numero 2, Murray. Il torneo olimpico di Rio, sul cemento, si candidava a essere il palcoscenico perfetto di un trionfo annunciato per quanto la precoce eliminazione sull'erba londinese fosse suonata come un piccolo campanello d'allarme.

 "Una delle sconfitte più pesanti della mia vita e della mia carriera", ha commentato Novak Djokovic. "Non è facile da gestire, soprattutto ora che la ferita è ancora fresca. Non è la prima volta che ho vinto o perso una partita di tennis. Ma ai Giochi Olimpici è completamente diverso".