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Pugno di Denis: 5 turni del Giudice Sportivo. Tonelli lo denuncia

Cinque turni all'atalantino German Denis e una all'empolesi Lorenzo Tonelli dopo i fatti di ieri al termine di Atalanta-Empoli. Lo ha deciso il Giudice sportivo della serie A Gianpaolo Tosel. La decisione del giudice sportivo arriva in quanto "al termine della gara, nel recinto di giuoco, il calciatore empolese Tonelli rivolgeva al calciatore nerazzurro Denis l'espressione gravemente intimidatoria 'Ti ammazzo a te ed alla tua famiglia'; qualche minuto dopo il rientro negli spogliatoi, il calciatore Denis, insieme ad un compagno di squadra, si portava all'ingresso dello spogliatoio empolese e, non appena il Tonelli si avvicinava, lo colpiva con un violento pugno al volto, con conseguenze lesive".

"La sanzione a Denis con il massimo di cinque giornate di squalifica mi pare esemplare", ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio.

Tonelli denuncia Denis - Il difensore dell'Empoli, Lorenzo Tonelli ha deciso di denunciare Denis. Il suo agente Marco Sommella ha spiegato al sito di Gianluca Di Marzio: "Abbiamo chiesto l'autorizzazione alla Figc per procedere legalmente nei confronti di Denis. Tonelli vuole essere tutelato dopo quanto accaduto. Episodi di simile violenza vanno condannati senza farsi giustizia da soli dopo le partite in modo simile, indipendentemente da quanto può essere accaduto in campo"

Malagò "gesto Denis pazzia assoluta, no giustificazioni" - "Il gesto di Denis e' semplicemente un momento di follia, una pazzia assoluta". Il presidente del Coni, Giovanni Malago', stigmatizza cosi' il comportamento dell'attaccante dell'Atalanta, German Denis, che ha colpito con un pugno il calciatore dell'Empoli, Lorenzo Tonelli, negli spogliatoi durante il post-partita di Atalanta-Empoli. "Tra l'altro - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano a margine di un convegno organizzato da Unindustria al Salone d'onore del Coni - Denis aveva fatto gol da poco, e' un giocatore che io stimo moltissimo. Non so cosa gli sia passato per la testa. E' brutto, perche' in questa domenica il gesto del calciatore integra una dose di polemiche dei tifosi e quant'altro. Non ci sono giustificazioni, ha sbagliato al di la' di quelli che sono stati poi gli insulti o le provocazioni ricevute", ha concluso Malago'.

Pierpaolo Marino cita.. Papa Francesco - "Se un mio amico offendesse mia madre, gli do un cazzotto", la battuta del dirigente atalantino a "Radio Anch'io Sport" su RadioUno. Poi spiega: "Non è che si voglia giustificare nulla, il gesto di Denis è deprecabile e assolutamente non costituisce un esempio ma c'è stata una provocazione a monte, cioè le minacce di morte che Tonelli ha fatto al nostro centravanti. Sono episodi condannabili ma non si faccia giustizialismo e riconduciamo tutto a una dinamica di provocazione e reazione. La provocazione è avvenuta in campo e al rientro Denis era in compagnia del figlioletto, che fa il raccattapalle, e dopo le interviste post-partita è stato atteso e minacciato di morte davanti al figlio, lui e tutta la famiglia. Mi meraviglierei se non fosse stato refertato anche questo accadimento". Provvedimenti da parte dell'Atalanta? "Qua non si parla di provocazioni, non siamo di fronte a banditi, non facciamo giustizialismo. È una reazione e anche la società prenderà provvedimenti. E' giusto che Denis venga punito con una squalifica giusta ma non facciamo passare per un bandito".

Corsi: "L'Empoli non denuncerà Denis. Lui è sceso negli spogliatoi e..." - "A me risulta che ci sono stati screzi in campo, cose normali. Spesso un difensore cerca di condizionare l'attaccante piu' bravo, e' la storia del calcio, ma finita la partita finito tutto e invece la cosa assurda e' che c'e' stato un esito che non ho mai visto fino ad oggi". Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, fornisce la sua versione dei fatti su quanto accaduto fra Tonelli e Denis domenica a Bergamo. Dall'Atalanta fanno sapere che il difensore ha provocato l'argentino con minacce di morte ma il massimo dirigente dei toscani minimizza. "Da quello che so, ha preso un pestone da Denis e gli ha fatto una battuta, se ha sbagliato nell'ambito del rettangolo di gioco e ha fatto una battuta infelice sara' multato e per quanto mi riguarda finisce qui ma non si puo' accettare ne' giustificare il resto solo perche' gli hanno offeso la famiglia - commenta ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno - La cosa grave e' che sono arrivati Cigarini, Denis e un loro accompagnatore e hanno dato prima un cazzotto e poi altri 2-3, con Cigarini che cercava di tenere Tonelli. E' una cosa ingiustificabile". Per quanto riguarda le azioni in altre sedi, "non denunceremo Denis, e' un problema di Tonelli"

LE POLEMICHE DI DOMENICA

Atalanta, Pierpaolo Marino "da Tonelli minacce di morte a Denis e famiglia" - "La rissa a fine gara? Premetto che non ero presente e che non ho assistito all'episodio in questione. Mi sono attardato in tribuna. Ora comuqnue mi sono documentato bene e racconto i fatti. Denis non e' un pazzo, uno che decide di fare irruzione negli spogliatoi altrui e che agisce con violenza. Ci sono state chiare e pesanti provocazioni e minacce. Denis e' sempre stato protagonista in campo e fuori, con comportamenti esemplari. Oggi pero' e' stato minacciato di morte, da Tonelli, sia lui che la sua famiglia. Lui, su quest'aspetto, e' vulnerabile, anche perche' ha avuto diversi problemi". Cosi', ai microfoni di Sky, il dirigente dell'Atalanta Pierpaolo Marino.

"Tonelli, ripeto, ha minacciato di morte l'argentino e i suoi familiari. Lui su questi aspetti e' molto sensibile e, pur essendo cristiano e solito fare beneficenza, ha evidentemente 'sbroccato'.Siamo felici comunque perche', parlando con i dirigenti dell'Empoli, abbiamo saputo che Tonelli non ha subito alcuna frattura ma solo delle escoriazioni. Per il resto anche i dirigenti dell'Empoli hanno stigmatizzato il comportamento di Tonelli", ha aggiunto il direttore generale dell'Atalanta.

"Ripeto, Denis non e' stato mai un violento. Cigarini non e' andato giu' in modo proditorio ma solo per accompagnare Denis ed eventualmente per dividere. Chiediamo scusa per il comportamento di Denis, ma sottolineo che l'argentino ha ricevuto minacce pesanti", ha spiegato Marino. "Le luci spente nel sottopasso? Solo un problema tecnico. E' stato spento l'interruttore, perche' qualcuno si e' appoggiato sopra l'interruttore. Il nostro impianto purtroppo e' vetusto: e' stato solo un fatto fortuito. Ripeto: e' stato un brutto episodio. Denis e' un grande uomo. Dispiace che possano succedere certe cose, che fanno perdere la testa anche a persone come Denis. Noi ci scusiamo per la nostra parte per il comportamento di Denis; anche Tonelli e l'Empoli devono fare altrettanto per le gravi minacce pervenute al nostro giocatore", ha concluso Marino.

Empoli, il ds Carli risponde a Marino "il suo un autogol" - "Io ho un'immagine di Denis positiva, ovvero di una persona bella, tosta, vera. Oggi pero' a fine gara, dopo circa un quarto d'ora, in maniera furba, e' venuto nei nostri spogliatoi e ha colpito Tonelli. Sono convinto che l'argentino sia un ragazzo vero. In questo frangente invece ha perso lucidita' per un paio di minuti ed e' stato protagonista di episodio molto grave". Cosi' Marcello Carli, direttore sportivo dell'Empoli, che poi ha risposto al suo collega dell'Atalanta, Pierpaolo Marino."Il suo e' stato un autogol. Questa e' violenza. Non e' ammissibile dopo un quarto d'ora dal triplice fischio assistere a un episodio del genere. Ed e' fuori luogo tentare di giustificarlo e parlare parlare di minacce. Cosa pensava Denis: veramente Tonelli a fine match andava a casa sua ad uccidergli la famiglia? Non credo che Denis sia cattivo, ripeto: ha fatto una bischerata", ha aggiunto il dirigente del club toscano."Il tutto pero', ribadisco, non va giustificato. Ha sbagliato e dovra' pagare. Per favore pero' non cerchiamo alibi. Sono veramente incavolato. Non solo per quanto accaduto ma soprattutto per il tentativo di giustificare il cazzotto a freddo di Denis.Denuncia da parte nostra? E' stata un pagina brutta. Ma non parliamo di questo. La punizione piu' dura la infliggera' sicuramente la procura, che ha visto tutto", ha concluso Carli.

Maccarone "Denis vigliacco, ferito Tonelli nel dopo gara" - "Nel post gara c'e' stato purtroppo un brutto episodio. Tanto volte si parla di violenza fuori campo, poi sono i giocatori a dare il brutto esempio. Denis, da dietro, ha tirato un pugno violento verso Tonelli, ferendo il mio compagno all'occhio e al naso". Cosi', ai microfoni di Sky, il capitano dell'Empoli, Massimo Maccarone, in merito a quanto accaduto al termine della sfida contro l'Atalanta."In piu' c'e' stata un'altra cosa brutta. Le luci erano spente nel sottopasso, in modo studiato: come a voler dare una possibile via di fuga a Denis. I due giocatori si erano litigati in campo ma questo non giustifica il comportamento dell'argentino, che e' stato un vigliacco: ha mandato avanti un suo compagno, Cigarini, e poi ha colpito Tonelli da dietro. Ci tenevo da capitano a dire tutto e a spiegare bene quanto accaduto", ha concluso Maccarone.

Durante il viaggio di ritorno da Bergamo ad Empoli il calciatore Massimo Maccarone ha ricevuto la telefonata di Luca Cigarini dopo i fatti accaduti all'interno dello spogliatoio dello stadio Atleti Azzurri d'Italia. Al termine del colloquio Maccarone ha dichiarato: "Mi ha chiamato Cigarini, dopo le mie dichiarazioni in sala stampa, e mi ha giurato sui propri figli che lui non ha nessun coinvolgimento in quello che e' successo e che non era assolutamente d'accordo con German Denis per aggredire Tonelli. Visto che ho due figli anche io, non ho motivo di non credergli. Detto questo rimane la gravita' di quello che ha fatto Denis".