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Roma, Friedkin offre al ribasso? Pallotta tratta con DaGrosa. Il progetto

Roma, dopo Friedkin spunta DaGrosa che bussa alla porta di Pallotta

Roma, Friedkin offre al ribasso? Pallotta tratta con DaGrosa

La trattativa per la cessione della Roma tra Dan Friedkin e James Pallotta è in fase di stallo, qualcuno parla di gelo tra le parti anche se la partita potrebbe non essere ancora chiusa, ma l'emergenza economica causata dal coronavirus ha complicato un affare che a febbraio era in dirittura d'arrivo. Gli incontri nella sede dell’Eur tra il numero due del Gruppo Friedkin (Marc Watts) e la dirigenza giallorossa avevano portato l'affare a pochi metri dal traguardo. James Pallotta ha rifiutato l'offerta al ribasso di Dan Friedkin da 490 milioni di euro (di cui 220 milioni per lui e 270 milioni a copertura del debito più altri 85 milioni di ricapitalizzazione e 20 milioni di riserve di cassa),

Friedkin rilancerà? Nel frattempo Pallotta si guarda attorno e presta attezione alle sirene di Joseph DaGrosa. Il 45enne newyorkese gestisce un fondo di private equity, il General American Capital Partners di Miami, ed è già stato nel mondo del calcio: ex proprietario del Bordeaux che comprò per 114 milioni nel 2018 insieme alla società King Street, cui a dicembre ha ceduto le quote. Alcuni mediatori hanno bussato alle porte del numero uno giallorosso cercando di capire i margini per inserirsi per entrare come socio nel club capitolino.

DeGrosa punta a tornare nel mondo del calcio. Nei giorni scorsi aveva parlato del suo progetto di prendere il Newcastle: “E' un club fantastico. I sauditi stanno cercando di acquistarlo, e sembra che siano abbastanza vicini. Questo era il profilo del club che vorremmo acquistare. Ce ne sono anche altri che sono nei nostri progetti, ma questo è esattamente il tipo di club che stiamo cercando. Non stiamo guardando a uno dei top club, anche solo per un discorso di costi, ma ce sono altri che sembrano molto interessanti. Ci sono anche istituti di credito che ora si trovano di fatto proprietari di club che sono mal equipaggiati per gestirli, quindi si stanno dando da fare cercando di capire cosa fare. Questo fa nascere un’opportunità per fornire liquidità al mondo del calcio e dal nostro punto di vista è un’opportunità per acquistare i club con uno sconto. E probabilmente c’è la possibilità ancora più grande di ottenere alcuni grandi giocatori a prezzi più bassi rispetto a quelli abituali”.

Ora ecco la possibilità di entrare come socio della Roma. DaGrosa vorrebbe entrare in un club di alto livello entro ottobre, per puntare ad alcuni “club satellite”, in un modello simile a quello del Manchester City. Con un progetto che punti su giocatori giovani di talento da valorizzare e far crescere come valori di mercato. “Esiste davvero una grande opportunità per costruire una piattaforma simile al City Football Group, in un periodo di tempo molto più breve e ad un costo molto più basso. Loro hanno fatto un ottimo lavoro, ma l’effetto del COVID-19 ha portato a possibilità che non esistevano. Pensiamo che sia un ottimo modello,  ma siamo in un momento in cui pensiamo che possa essere fatta la stessa cosa in meno tempo e a prezzo più basso. Vorremmo avere il nostro primo club entro settembre o ottobre”, ha spiegato Da Grosa a Shields Gazette. I problemi? “Dipende dai tempi della finestra di mercato estiva, perché è difficile acquistare un club durante il calciomercato. Penso che entro 12 mesi avremo completato facilmente la fase uno: un club di ancoraggio, un club satellite e tre accademie. Per la seconda fase, che prevede altri quattro club satellite e sei accademie, serviranno altri 12 mesi”.