Roma, Gervinho rivela: "Chiesi la cessione per non tradire Rudy Garcia"
L'ex attaccante svela tutte le ragioni della sua scelta in Cina
"Non avevo piu' sfide da affrontare. Bisognava che iniziassi un nuovo campionato, in un nuovo continente, per intraprendere una nuova strada. Avevo giocato la Ligue 1 e non era piu' nuova per me, ho giocato in Inghilterra con l'Arsenal un club che io amo. E in piu' ho giocato in Italia, nella quale sono arrivato con Rudi (Garcia, ndr)". A parlare, sulle pagine del quotidiano francese 'L'Equipe', e' il 28enne ivoriano Gervinho, che ha legato la sua sorte a quella di Garcia, andando via dalla Roma a fine gennaio al club cinese dell'Hebei China Fortune.
"E' grazie a lui che ho firmato con la Roma, perche' in realta' il club non era troppo favorevole al mio arrivo - rivela la punta africana - Lui ha combattuto per farmi arrivare. Quando poi Spalletti e' arrivato, ho discusso con lui. Giocatori come De Rossi mi hanno detto che e' una brava persona, ma a Spalletti ho detto che il problema non era lui, ma che era il momento di partire ed andare in un nuovo club. Non avevo piu' le motivazioni per fare quello che mi chiedevano. Continuare a battermi ogni settimana per la Roma, ottenere dei buoni risultati per Spalletti era come tradire Garcia. Mi do la colpa per aver fatto troppo poco, la migliore soluzione era partire. In piu' i due club si erano accordati e avevano fatto un buon accordo per la mia cessione".
Gervinho non nasconde che dietro alla partenza per la Cina ci sono stato motivi economici, visto che ha firmato un triennale da 8 milioni a stagione: "Non potevo rifiutare una tale offerta. E' grazie alle mia qualita' che mi hanno offerto questo stipendio. A certe persone puo' sembrare esagerato, anche a me, percio' devo dimostrare che lo merito".
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