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Sarri, ora De Rossi: non razzismo. E prima Manduzkic...

Sarah Felberbaum, la bella attrice italiana, di origini inglesi e con idee liberali e progressiste, moglie di Daniele De Rossi, ha scelto di sposare, in seconde nozze, il vice-capitano della Roma, giudicandolo un uomo bello e corretto, in campo e fuori.

Come non è stato giudicato una pessima persona, che discrimina gli omosessuali, l'allenatore del Napoli, Sarri, dopo la, inopportuna, frase, rivolta al collega dell'Inter, Roberto Mancini, sarebbe un errore dar di razzista al centrocampista del club giallorosso e della Nazionale per il labiale ("zingaro di m.") anti-Mandzukic, colto dalle telecamere di Sky durante Juventus-Roma.

Quando i calciatori sono arrabbiati, in campo, possono pronunciare frasi sbagliate. Sì a sanzioni, non troppo severe, del giudice sportivo, no a bollarli come  "razzisti".

"Ai miei tempi, qualche volta, mi dicevano lavavetri", ha detto Boniek, ex campione prima della Juventus e poi della Roma, che ha aggiunto : "Sbollita la rabbia della partita, tutto finisce. Il labiale di De Rossi non è razzismo. E Mandzukic, in campo, ha alzato il gomito contro Rudiger e, secondo me, l'ha fatto apposta !".

Una posizione, quella dell'attuale Presidente della Federcalcio polacca, equilibrata e condivisibile.

Dopo il caso-Sarri, non si alzi l'ennesimo, eccessivo, polverone !

E De Rossi eviti di ricorrere, in futuro, a brutte parole. Ma, come direbbe Francesco De Gregori, romano e romanista, non è da questi particolari che si giudica un calciatore. Si giudica dal coraggio, dall'altruismo, dalla fantasia...E dalla correttezza, aggiungiamo noi, in campo e fuori.

Pietro Mancini

VIDEO, ECCO IL LABIALE DI DE ROSSI