Sport
Scandalo Fifa, Platini: ecco le prove che scagionano Michel




Mondiali, sostituzioni, modifiche alle regole: a questo avrebbe lavorato Michel Platini come consulente della Fifa fra il '99 e il 2002 e i due milioni di franchi svizzeri ricevuti da Joseph Blatter nel 2011 sarebbero stati una sorta di rimborso spese. Sospeso per 90 giorni dal Comitato Etico della Fifa, il presidente Uefa resta in silenzio ("oggi vado a tagliarmi i capelli, domani forse vado a giocare a golf", le uniche parole rilasciate a Nyon) ma il quotidiano spagnolo "As" e' venuto a conoscenza dei dettagli dell'accordo stipulato fra Blatter e Platini.
Le Roi non ha in mano il contratto ma puo' contare su altre prove e testimoni per dimostrare su cosa lavoro' come consulente della Fifa nel periodo 'incriminato'. All'epoca Platini affitto' un ufficio in piazza Andre'-Malraux, assumendo anche del personale amministrativo e un ex impiegato della Fifa. Spese sostenute dallo stesso Platini e per le quali ha richiesto per iscritto, nove anni dopo, un rimborso a Blatter visto che l'accordo verbale prevedeva solo uno stipendio mensile.
Nei 42 mesi di lavoro nel suo ufficio di Parigi, Platini e il suo team avrebbero eseguito - su richiesta dello stesso Blatter - uno studio di fattibilita' sulla possibilita' di organizzare i Mondiali ogni due anni, lavorando anche sull'ottimizzazione del calendario internazionale. Ma non solo. L'ex fuoriclasse francese ha anche proposto di abolire la 'tripla sanzione' (rosso, rigore ed espulsione) per i portieri - idea poi portata dal presidente della Fifa all'Ifab -, di non permettere cambi nell'ultimo quarto d'ora delle partite per evitare le perdite di tempo e le espulsioni a tempo.