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Serie A, Inter debutto da horror col Chievo. De Boer: "Non ho avuto tempo"
Inter sconfitta dal Chievo all'esordio. De Boer se la prende con la condizione fisica
INTER, DEBUTTO DA HORROR COL CHIEVO
Comincia male il campionato dell'Inter. Al Bentegodi la squadra di Frank de Boer esce sconfitta 2-0 dal Chievo, abbattuta dai gol segnati al 4' e al 36' del secondo tempo da Valter Birsa: un successo meritato per la squadra di Maran, senza novita' rispetto allo scorso campionato e dunque gia' rodata. Al contrario l'Inter di de Boer, arrivato solo dieci giorni fa, e' un cantiere ancora aperto, come dimostra il tecnico olandese che al Bentegodi sorprende tutti. Non tanto per l'esclusione di Perisic e Jovetic, con il nuovo acquisto Antonio Candreva subito titolare, quanto per un 3-5-2 particolare. L'ex esterno della Lazio deve coprire tutta la fascia, come gia' nella nazionale di Antonio Conte, non proprio il compito preferito. Ma sono tanti i nerazzurri impiegati da Boer in posizioni non proprio congeniali: il terzino D'Ambrosio copre il centrodestra nella difesa a tre mentre Miranda deve spostarsi sul centrosinistra; poi c'e' anche il mancino Kondogbia, spostato da sinistra a destra nel centrocampo a tre. Le "giustificazioni" tattiche non possono pero' spiegare il ritmo basso dell'Inter, che trova difficolta' nell'impostazione del gioco con Medel e cerca ancora poco Banega. Tutto questo fa il gioco di un Chievo come sempre molto ordinato, con il ben conosciuto 4-3-1-2. Nel primo tempo alla squadra di Maran basta tenere i ritmi bassi per controllare l'Inter. La fiammata del Chievo e' un campanello d'allarme che l'Inter non sa cogliere e ne paga le conseguenze a inizio ripresa, quando l'attenta squadra di Maran cambia ritmo alla gara e al 49' fa subito male: l'inserimento di Cacciatore sul cambio di gioco e' puntuale, al resto pensa Birsa sfruttando con freddezza l'occasione a centro area. Chievo in vantaggio e ancora pericoloso nei minuti successivi, con Castro (tiro centrale e debole) e ancora Birsa, il cui tiro destinato in porta trova una deviazione provvidenziale per l'Inter. Compresa la difficolta', De Boer fa pero' poco per cambiare la situazione. Gli inserimenti di Perisic per Candreva, Brozovic per Banega e Palacio per Eder non mutano il discutibile schieramento tattico della squadra nerazzurra, che riesce a rendersi pericolosa solo su calcio piazzato senza peraltro mai chiamare in causa Sorrentino fino al minuto 81', quando Birsa chiude i giochi con un super gol da oltre venti metri, calciando tra l'altro con il suo piede peggiore, il destro. L'orgoglioso assalto finale dell'Inter produce qualche spavento a Sorrentino, bravo comunque a chiudere lo specchio della porta a Palacio e Kondogbia. Il Chievo puo' esultare per un successo meritato, mentre per Frank de Boer c'e' tanto lavoro da fare.
D'AMBROSIO: "DOBBIAMO CAMBIARE MENTALITA'"
"Dobbiamo cambiare mentalita'. La Juventus della scorsa stagione ne e' un esempio, hanno cominciato male poi hanno dato una svolta: fa fatica dirlo ma bisogna prendere esempio da loro". Questo il duro commento di Danilo D'Ambrosio dopo la sconfitta dell'Inter contro il Chievo nella prima giornata di Serie A. "Sicuramente loro stavano meglio fisicamente - ha spiegato il difensore nerazzurro ai microfoni di Sky - ma il ko non e' una questione di modulo ne' di uomini, dipende dalla voglia messa in campo. Tutti vorrebbero indossare la maglia dell'Inter, dobbiamo fare mea culpa e dare subito una svolta alla stagione.Problemi di rodaggio per il nuovo corso con De Boer? Cercare alibi non mi piace, potevamo non giocar bene ma alla fine dovevamo vincere. Dobbiamo essere compatti, coesi e lottare tutti insieme".