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Tokyo’20, Paltrinieri indomabile, bronzo nella 10 km. Canoa K1, Rizza argento

Paltrinieri e Rizza arricchiscono il medagliere italiano e regalano soddisfazioni nel nuoto e nella canoa

TOKYO 2020, PALTRINIERI BRONZO NELLA 10 KM. CANOA RIZZA: CHE ARGENTO

Parte alla grande la tredicesima giornata dei Giochi Olimpici di Tokyo per l'Italia. Due medaglie, l'incredibile bronzo di Gregorio Paltrinieri nel fondo e lo splendido argento di Manfredi Rizza nella canoa, arricchiscono ancora il bottino azzurro, ora con 32 podi e diverse speranze nei giorni finali. Dopo l'argento negli 800 stile in piscina, Paltrinieri e' riuscito a stupire ancora, cancellando l'ormai lontano ricordo della mononucleosi che ne ha frenato in modo decisivo la preparazione neppure due mesi fa. In una 10 km davvero complicata, caratterizzata dal forcing imposto subito dal tedesco Florian Wellbrock, vincitore con merito in 1h48'33", Paltrinieri ha saputo resistere nella parte iniziale prima di portare a termine una grande rimonta chiudendo terzo in 1h49'01", a due secondi dall'argento dell'ungherese Kristof Rasovszky. "Sono contento - ha dichiarato il 26enne carpigiano - e' stato il massimo che potevo fare, la giusta ricompensa dopo due mesi di inferno. Ho combattuto sino in fondo, non ce l'ho fatta a superare l'ungherese, ma vado via da qui con due medaglie: sembrava un obiettivo impossibile, posso ritenermi soddisfatto. Volevo tre ori, ci riprovero'".

"Ha buttato l'anima, il sangue e tutto quello che aveva. Credo sia stato l'anno più duro della sua carriera. Ha compiuto qualcosa di miracoloso. Due mesi fa valutavamo ogni giorno se era il caso di far partire Greg, di farlo allenare o di fargli fare attenzione. In questo periodo è aumentato l'affetto e la stima nei suoi confronti. Avevamo un piano in testa, eravamo proiettati su tre ori, ma l'abbiamo dovuto accantonare a causa della mononucleosi. Si è rivelato ancora più uomo, campione e fenomeno, perché ha preparato un'Olimpiade in condizioni quasi impossibili". Lo ha detto Fabrizio Antonelli, tecnico di Gregorio Paltrinieri, dopo la medaglia di bronzo dell'azzurro nella 10km in acque libere. "Gregorio pretende sempre il massimo da se stesso e da chi gli sta vicino, ed io tutti i giorni cerco di metterci impegno e trovare soluzioni. Continueremo a lavorare per la sua evoluzione", aggiunge.

TOKYO 2020, ARGENTO STORICO NEL K1 200 CANOA PER RIZZA

Sulle acque del Sea Forest Waterway di Tokyo e' arrivato poi uno strepitoso argento per la canoa tricolore. A conquistarlo e' stato Manfredi Rizza nel K1 200 con una gara praticamente perfetta. Il 30enne lombardo, gia' oro europeo e bronzo mondiale, ha lottato per la vittoria fino all'ultimo centimetro chiudendo in 35"080, battuto soltanto dall'ungherese Sandor Totka (35"035), mentre il britannico Liam Healt, campione olimpico a Rio, ha chiuso sul gradino piu' basso del podio in 35"202. Nel mattino giapponese sono arrivate buone notizie anche dalla lotta libera: Frank Chamizo ha esordito nel torneo olimpico, categoria -74 kg, battendo 5-1 il georgiano Avtandil Kentchadze e poi ha conquistato l'accesso in semifinale (dove trovera' il bielorusso Mahamedkhabib Kadzimahamedau) superando 3-1 l'azero Turan Bayramov.

Un'altra possibile medaglia potrebbe arrivare dal karate, specialita' kata, con Viviana Bottaro qualificata alla finale per il bronzo: affrontera' l'americana Sakura Kokumai. Si e' invece ritirato dal torneo di kumite, categoria -67 kg, Angelo Crescenzo dopo aver perso la prima sfida contro il venezuelano Madera Delgado. Nell'atletica, infine, comincia bene l'avventura della staffetta 4x100 trascinata dal campione olimpico Marcell Jacobs: Lorenzo Patta, Eseosa Desalu e Filippo Tortu hanno chiuso al 3° posto la seconda batteria in 37"95, nuovo record italiano, conquistando l'accesso alla finale con il quarto crono complessivo. Nono tempo, invece, per la staffetta femminile, prima esclusa dalla finale. Ottimo quinto posto per Zane Weir nella finale del peso, delusione invece nel triplo con Andrea Dallavalle 9° ed Emanuel Ihemeje 11° in finale, mentre Alessia Trost ed Elena Vallortigara hanno fallito la qualificazione alla finale del salto in alto.

JACOBS IN FINALE CON STAFFETTA "NON RISPONDO NEPPURE ALLE ACCUSE"

L'uomo piu' veloce del mondo vola con i suoi compagni nella 4X100: Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta ha conquistato la finale (in programma domani) con un brillante terzo posto (in 37'95) alle spalle di Canada e Cina. "Sono molto contento perche' siamo scesi in pista con un grande spirito di squadra - esordisce allegro Marcell - E' fantastico raggiungere un'altra finale, domani io e i compagni daremo il massimo". Jacobs commenta il proprio stato di forma: "In realta' ho fatto un po' fatica, oggi le mie condizioni non erano ottimali. Non ero al 100 per cento, ma domani e' un altro giorno e spingeremo al 110%. Non c'era un frazionista avversario che faceva piu' paura di altri: "Alla fine conta tutta la squadra, e portare il testimone in fondo. Guardate il Sudafrica: poteva essere un rivale tosto, non sono riusciti a concludere la staffetta". C'e' stata anche un'eliminazione a sorpresa: "Davo una medaglia quasi sicura agli USA, che pero' non hanno raggiunto la finale".