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Totocalcio ucciso dal Covid: la raccolta è stata fermata

Totocalcio, il Dpcm a vietato qualsiasi forma di gioco nei corner di scommesse negli esercizi di qualunque tipo.

La raccolta del Totocalcio è stata fermata il 6 novembre. Una decisione che, secondo quanto riporta Agimeg, "ha colpito in maniera devastante lo storico concorso che il prossimo anno festeggerà (o avrebbe festeggiato visto lo stato delle cose) i 75 anni di vita. Il Totocalcio, nato nel 1946 nel segno di una Italia che voleva risollevarsi dopo le catastrofi del secondo conflitto mondiale, ha per oltre 50 anni incarnato il sogno degli italiani di poter cambiare vita grazie al mitico “13” della schedina. Con l’entrata, sul mercato italiano, delle scommesse sportive. il Totocalcio ha perso negli anni il suo appeal e pur modificando alcune caratteristiche (oggi ad esempio bisogna centrare 14 segni, tra 1X2, per riscuotere il premio più alto), ha visto ridursi in maniera consistente la platea degli appassionati.

Ma nonostante questo, lo storico concorso manteneva una sua dignità. nel concorso del 31 ottobre 2020, il Totocalcio ha fatto registrare una raccolta di 161.679 euro - spiega Agimeg - Ecco poi arrivare la mannaia del DPCM che vietava dal 6 novembre, tra le altre cose, qualsiasi forma di gioco nei corner di scommesse negli esercizi di qualunque tipo. Il Totocalcio, abbinato come forma di gioco proprio ai corner sportivi, veniva quindi chiuso in anticipo rispetto al solito. Ecco quindi che la raccolta dell’ultimo concorso crollava a 62.302,50 euro (-61%). Ora il Totocalcio rimarrà fermo almeno fino all’inizio di dicembre, come previsto dall’ultimo DPCM e questo potrebbe voler dire la fine (o qualcosa di comunque simile) dello storico concorso.

Al momento, tra l’altro, il Totocalcio non è aperto nemmeno nella versione online, modalità che comunque rappresenta una percentuale minima della raccolta del gioco - sottolinea Agimeg - Secondo gli esperti è comunque meglio che non ci sia la raccolta solo online, perché questa modalità darebbe vita a montepremi e quote ridicole. Qualche mese fa, durante un incontro che ha visto la partecipazione tra gli altri dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei rappresentati di Sport e Salute, si è parlato dell’ipotesi di rilancio del Totocalcio con Marcello Minenna, direttore dell’ADM, che dichiarò: “Il Totocalcio è un gioco che ha una tradizione molto importante. Inoltre, il Totocalcio non è nel novero di quelli a rischio ludopatia. Ha avuto un grande boom negli anni ’90, poi a causa delle innovazioni nel settore del gioco ha sofferto una serie di criticità”. Insomma il Totocalcio è a un bivio: farà ancora parte ancora della tradizione italiana oppure sarà un altro pezzo di storia del nostro paese destinato all’oblio?"