Stadio As Roma, l'M5S si spacca in due, i tifosi in festa: “Roma ha vinto”
Tifosi della Roma in festa #FAMOSTOSTADIO “Roma ha vinto”, striscioni sul Colosseo
Nuovo stadio della Roma: la città fa festa col comitato #FAMOSTOSTADIO che riesuma date storiche e appende striscioni davanti al Colosseo, mentre un pezzo del Movimento Cinque Stelle sancisce lo strappo e si definisce “non più cittadino ma suddito”.
Francesco Sanvitto, l'architetto oltranzista e sostenitore della prima ora dell'M5S usa parole dure a proposito della Conferenza dei servizi che ha sancito il via libera allo stadio di Tor di Valle: “Il cittadino comune che versa i contributi prima di ritirare un progetto, come potrei essere io, in quella Conferenza si è reso conto che le norme e le leggi vengono adattate all'interesse dei potenti e che qualche decina di dirigenti e funzionari erano presenti ed attivi "ad coadiuvandum".
Diversa la musica suonata da Emiliano Pittueo, presidente del Comitato cittadini di Roma #famostostadio: “Roma, sempre magica, 5 dicembre 2017: sempre più caput euoropae, sempre più caput mundi! Perché nello stesso giorno portiamo a casa sia l’approvazione del progetto dello stadio che il primo posto nel girone di Champions… un caso? Può darsi, o forse è il segno che qualcosa sta cambiando davvero?”. E così i due a confronto sembrano entrambi due marziani.
L'analisi di Francesco Sanvitto
“Una piccola sintesi di una conferenza dove una pletora di funzionari puBblici lasciano l'impreSsione della grande superficialità con un destino già precostituito - l'approvazione- :
1) si comincia con un dubbio della presidente della CdS del perché il parco fluviale che è già destinato a parco ed è standard verde publico di PRG ed è già pubblico entra nel perimetro della variante a "centralità urbana" e nel perimetro del Piano Particolareggiato in variante al PRG.... Le viene spiegato (ovviamente dal rappresentante degli espropriandi) che il perimetro del Piano in variante serve a stabilire l'indice fondiario (quanta SUL si può costruire per ogni metro quadro di terreno) e che cosi' i valori dei suoli circoscritti passano da agricolo ad edificabile...... La Presidente non è convinta, ma si adegua e si passa oltre;
2) Tutto si accentra sull'uso dello stadio e la viabilità diventa fondamentale per l'accessibilità ed il deflusso. Il rappresentante della città metropolitana prescrive in modo tassativo che la via del Mare abbia due nuove corsie. Ovviamente nel progetto mancano, qualcuno dei funzionari osa dire che, prima dell'approvazione, sarebbe bene almeno provare a disegnarle per vedere se c'è lo spazio per farle... Un po' di bailamme e.... si decide che intanto si approva e poi si vedrà.... ovviamente gli ambientalisti presenti non si sono accorti che per ampliare la strada con le corsie nei due sensi di marcia, se pure ci sarà lo spazio, sicuramente salteranno gli alberi che da sempre hanno caratterizzato la strada;
3) Alla nostra richiesta se fossero state fatte simulazioni di traffico, non solo al momento della partita, ma anche nelle ore di punta del mattino e della sera quando sono attivi uffici e commerciale; ci è stato risposto che le simulazioni fatte dal Proponente dimostrano che non ci saranno problemi....Ovviamente pare che tutto sia visibile nella documentazione presentata, ma, pare, manchi un controllo fatto dall'amministrazione su un modello implementato da un ente non direttamente interessato alla realizzazione;
4) Viene ratificato che con i soldi del Costo di Costruzione si pagheranno treni e sottostazioni e verranno lasciati al Proponente che, almeno questo si spera indirà una gara pubblica. Al povero Cristo, che in rappresentanza dei forzati al pendolarismo quotidiano tra Ostia e Roma, ha osato obiettare che con quei soldi non si potranno mai comprare i 18 treni previsti e che quelli attuali sono al completo sfascio dopo 40 anni di servizio... a quel poveretto viene detto che è offensivo verso i rappresentanti pubblici ed il rappresentante dello stato per poco non lo ha accusato di lesa maestà;
5) la parte più interessante si è avuta alla fine quando la Presidente ha messo ai voti l'approvazione e non si capiva bene se fosse l'approvazione del progetto, l'adozione della "variante" o di cos'altro.... La regione, per espressione della presidente voleva chiudere con l'approvazione del progetto subordinandolo alla delibera di approvazione della "variante" che il Comune dovrà fare in Consiglio Comunale dopo le osservazioni e le controdeduzioni..... A questo punto si è levata la voce dell'avvocato del Proponente che è stato chiarissimo: a) Il Proponente non ha una lira e per avere i soldi dalle banche è necessario che la CdS approvi il progetto anche se poi lo sospende in attesa dell'approvazione comunale della variante. b) come credete che si facciano gli espropri senza che le banche vengano garantite con un titolo abilitativo legato al progetto da edificare ?
Praticamente il cittadino comune che versa i contributi prima di ritirare un progetto, come potrei essere io, in quella Conferenza si è reso conto che le norme e le leggi vengono adattate all'interesse dei potenti e che qualche decina di dirigenti e funzionari erano presenti ed attivi "ad coadiuvandum". La sola domanda fatta dalla Presidente ad un "rappresentante unico": "se vuole voti pure contro" ha creato un enorme imbarazzo ed il voto contrario non c'è stato.
E' stato approvato un progetto NON definitivo che usa i soldi delle maggiori cubature per pagare le cubature regalate ai proprietari delle aree per gli standard DOVUTI perché queste, nel conteggio dell'"equilibrio finanziario" (di cui non vi è una seria verifica fatta da un ente pubblico), rientrano come "costi" per opere pubbliche; vengono usati i soldi dei contributi obbligatori per fare espropri di are da cedere gratuitamente ed il tutto in un assordante silenzio ed una umile acquiescenza.
Ho visto il Re ed era nudo nella sua chiara posizione di asservito ad una enorme speculazione edilizia passata sotto le mentite spoglie di uno stadio...... MA..... ma, lo stadio veramente si farà ?
Mi è tornato alla mente lo scenario che ci eravamo prefigurati 4 anni fa. Il Proponente con il progetto approvato e "sospeso" si fa prestare i soldi dalle banche e compra le aree dei vicini a costo di suolo edificabile (ovviamente) poi, non avendo risorse, poverino, fallisce (già è a rischio), ovviamente le banche ci rimetteranno (ma a quelle pensa lo Stato per rilevare il passivo) ed i terreni saranno rivenduti all' asta ad un compratore che farà un affare e, magari, non sarà neppure interessato a fare lo stadio. Tanto ha a disposizione quasi mezzo milione di metri cubi per organizzare un fantastico quartiere residenziale nell'ansa del Tevere con già un approdo approvato per andare al mare di Ostia senza incorrere nelle file dell'ora di punta del mattino.”
La festa di Emiliano Pittueo
E se un italiano il 5 dicembre del 1492 fu il primo europeo a scrivere la storia mettendo i piedi in terra americana, è un americano esattamente 525 anni dopo, a restituire il favore e a scriverne una leggendaria e dipinta di giallorosso in Europa, nella sacra terra di Roma.
Per nostra cultura, abbiamo voluto attendere il triplice fischio di Roma e financo quello dello Stamford Bridge per esultare, sperando che potesse trasformarsi in una giornata così straordinaria e usciamo oggi fuori dal coro assordante dei facili trionfalismi per cantare vittoria con i cori dagli spalti, per urlare insieme ad un popolo intero: ROMA HA VINTO!
Siamo consapevoli che la strada che ci divide dalla realizzazione del nostro stadio è ancora lunga e impervia ma ci piace pensare che per il tratto compiuto sin qui, abbiamo saputo dare un contributo importante, grazie all’aiuto di tante romaniste e tanti romanisti e dei moltissimi cittadini che hanno capito che occorreva tirar su la testa, alzare la voce e cambiare il destino che sembrava già scritto: “tanto a Roma nun se po’ fa’ gnente”.
Ci ha appassionato lo studio sul primo progetto, con più verde, più originalità, più servizi, sappiamo leggere e scrivere e non ci sfugge che la modifica di marzo fa pagare un conto salato a tutta la comunità, tuttavia i problemi hanno trovato spazio di discussione e approfondimento nella conferenza dei servizi alla quale abbiamo assicurato una presenza costante durante tutte le sedute.
Vanno ringraziati in molti, a cominciare dalla Società che ha creduto tenacemente nell’intento di giungere all’approvazione e agli enti che hanno partecipato alla conferenza con fare propositivo e attento alla strategicità dell’opera, dalla Città Metropolitana al Comune, dalla Regione al Governo, decisivo per la realizzazione del Ponte Traiano, stralciato dal progetto originario.
Noi che senza eccessi di protagonismo, senza vanesie ricerche di vetrine o palchi, ci siamo messi a disposizione di una grande idea, di una grande passione, di una grande sfida calcistica e civile, assicuriamo l’impegno di restare vigli fino al giorno dell’inaugurazione, affinché non si arretri mai di un passo e si giunga presto a giocare a calcio nel nuovo Colosseo di Roma perché “ogni romano è ‘n bon tifoso e sa strilla’” e se ci sarà bisogno, torneremo a strillare ancora più forte!”.