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Usa, 311.000 nuovi posti di lavoro creati dal mercato americano

di Daniele Rosa

Ma l’inflazione è ancora elevata e la Fed pensa a nuovi aumenti dei tassi

Usa, un mercato del lavoro vivace come non mai

Nonostante il crollo della Silicon Valley Bank abbia fatto tremare il paese e tutto il mondo industrializzato e l’inflazione rimanga ancora alta il mercato del lavoro americano è vivace come non mai con un tasso di disoccupazione molto vicino al minimo di mezzo secolo. Sono stati infatti ben 311000 i posti di lavoro (esclusi quelli agricoli) a febbraio, secondo l’ultimo rapporto del Dipartimento dell’Occupazione. Il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 3,4% di gennaio al 3,6% di gennaio. Il trend molto forte del mese scorso si è raffreddato calmando le preoccupazioni della Fed che temeva che questo andamento desse pressione al rialzo inflattivo. I comparti più attivi sono stati quelli del tempo libero e del turismo, a dimostrazione del fatto che le persone spendono maggiormente per hotel, ristoranti, vacanze e soggiorni brevi. Un buon trend si è visto pure nelle imprese di costruzioni cresciute nell’organico di ben 24000 nuovi posti di lavoro, nonostante che l'aumento dei tassi ipotecari stia frenando il mercato immobiliare.

Usa, ma i tassi frenano il mercato immobiliare

Secondo il gigante dei mutui Fannie Mae il tasso medio su un mutuo per la casa a tasso fisso di 30 anni è salito al 6,73% questa settimana dal 3,85% dell’anno scorso. Nonostante i grandi titoli dei medi il settore high tech ha perso complessivamente meno del previsto. 25.000 posti di lavoro in meno.. Le fabbriche hanno perso 4.000 posti di lavoro e l'industria dei trasporti e dei magazzini ha tagliato 22.000 posti di lavoro. Ma a calmare le emozioni dei mercati ci ha pensato il presidente della Fed Jerome Powell che ha rilevato come un mercato del lavoro molto forte, accompagnato da una forte spesa dei consumatori e da un'inflazione elevata, potrebbe costringere la banca centrale ad aumentare i tassi di interesse più in alto, e più rapidamente di quanto previsto l'anno scorso. “La strada per  l'inflazione al 2% è ancora molto lunga e complessa - ha detto Powell- e se i dati lo indicheranno siamo pronti ad aumentare il ritmo degli aumenti dei tassi". Per questo servirà vedere il rapporto sull’inflazione di febbraio. Ma l’economia, dicono molti analisti, dopo la pandemia non riflette più nessuna tendenza passata e ora più che mai la navigazione è a vista.