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Usa, l'Fbi perquisisce la casa di Rudolph Giuliani

di Alessandro Grandi

Sequestrati computer e altri apparecchi elettronici. Il suo avvocato: “Azione totalmente superflua”

L'ex sindaco della Grande Mela, Giuliani, è al centro di un'inchiesta del Federal Bureau of Investigation da diverso tempo ormai. La perquisizione nella sua casa è stata eseguita per tentare di ottenere più informazioni possibili.
Un brutto affare per Giuliani. Nei suoi confronti sono ipotizzati contatti con le autorità ucraine al fine di reperire informazioni in grado di danneggiare la campagna elettorale di Joe Biden.

La FBI ha perquisito sia l'appartamento sia l'ufficio di Rudy Giuliani, avvocato personale dell'ex presidente Donald Trump, nell'ambito delle indagini sul suo coinvolgimento nelle pressioni all'Ucraina per ottenere dati compromettenti su Hunter Biden. In particolare avrebbe lavorato per far aprire un'indagine per corruzione sul figlio dell'allora candidato presidenziale democratico Biden (oggi Presidente degli Stati Uniti). Le perquisizioni sono avvenute ieri nella casa dell'ex sindaco di New York che si trova nell'Upper East Side, a Manhattan, e nell'ufficio di Park Avenue. Gli agenti hanno sequestrato apparecchiature elettroniche e computer di proprietà del 76enne. L'avvocato di Giuliani, Robert Costello, ha dichiarato che la perquisizione era "totalmente superflua" ed è stata condotta per "farlo sembrare una sorta di criminale".

Costello inoltre ha rincarato la dose nei confronti degli agenti federali aggiungendo che si è trattato di una “mossa non necessaria in quanto Giuliani negli ultimi anni si era offerto di rispondere alle domande degli investigatori a condizione che avessero accettato di dire in anticipo in quale area stessero indagando. Ma questi hanno rifiutato l'offerta. Gli agenti sono arrivati nell'appartamento di Giuliani alle 6 del mattino con un mandato di perquisizione relativo a un'indagine su una possibile violazione delle regole del lobbismo con l'estero”.

Rudolph Giuliani è stato un sindaco molto amato a New York grazie al fatto di aver riportato in città, soprattutto a Manhattan ordine e sicurezza che non si vedevano da molti anni. Suo il motto “Tolleranza zero” ripreso poi in molte altre città internazionali. Durante il suo mandato fece una vera e propria battaglia contro mendicanti, lavavetri, street artist e delinquenti di ogni tipo, lasciando che la polizia utilizzasse spesso il pugno di ferro. Forse troppo spesso. Di fatto dopo alla fine del suo mandato la Grande Mela divenne più vivibile e sicura.

Conservatore ma liberale, si prese le critiche della base repubblicana più tradizionalista quando nel 2008 spiego le sue ragioni su temi come aborto, ricerca embrionale e coppie di fatto.