Home

USA. Michael Bloomberg, ‘invitato scomodo’ temuto dai suoi e da Donald Trump

Daniele Rosa

Uno scontro di danaro: i 62000 mil di dollari di Bloomberg contro i 3100 di Trump

‘Massa di energia morta’ e ‘Pagliaccio del Carnevale’ sono i complimenti che i due avversari politici Michael Bloomberg e Donald Trump si sono scambiati negli ultimi giorni su Twitter, la rete sociale più amata dal Presidente in carica.

Due politici divisi dall’ideologia e uniti dalla ricchezza. Ma anche la ricchezza è differente e nel caso delle elezioni negli Stati Uniti possono fare la differenza.

Michael Bloomberg, invitato scomodo temuto da tutti gli avversari

 

Perché se Trump è accreditato da Forbes con una ricchezza stimata a più di 3000 milioni di dollari, Bloomberg, considerato il dodicesimo uomo più ricco al mondo, ne può’ vantare quasi 62.000. E pur non essendo l’unico ricco che si è mosso nelle passate campagne l’uomo della comunicazione ( fondatore di Bloomberg L.P.) a 78 anni ha deciso e dichiarato, senza ipocrisia, di voler investire qualcosa come un miliardo di dollari per sedere sulla poltrona dell’uomo più potente del mondo.

E qui, in questa politica, il danaro vale di più che in qualsiasi altro posto. Ed un esempio vale per tutti. Nel primissimo sondaggio dell’Università di Quinnipec l’uomo era accreditato di un 3% a livello nazionale, a metà febbraio, nello stesso sondaggio, i consensi potenziali erano quintuplicati e lo portavano al 15%.

E questo lavorando soltanto sulla pubblicità, gestita dai migliori professionisti sul mercato, creando oltre 100 uffici in tutto il paese, pagando i collaboratori ( quasi due volte quelli che aveva Hillary Clinton) esattamente il doppio di quanto pagano gli altri avversari  e potenziando al massimo le indagini di mercato per studiare il ‘sentiment’ degli elettori e i punti deboli degli avversari.

Anche gli avversari lo fanno , ma Bloomberg molto, molto di più.

Michael Bloomberg invitato scomodo temuto da tutti

Michael Bloomberg ha anche deciso di passare oltre le selezioni, quelle primarie di Iowa, New Hampshire, Nevada e South Carolina per passare direttamente ai ‘quarti di finale’, a quel Supermartedì dove in palio ci sono i delegati di ben 14 stati.

A livello nazionale al momento l’uomo, senza essersi mai presentato in alcuna primaria o caucus,  è al terzo posto dopo Bernie Sanders, che interpreta l’estrema sinistra democratica, e dopo Joe Biden , che si muove al centro, che però non sembra assolutamente in crescita. Al quinto posto nei sondaggi Pete Buttigieg, il giovane millennials trentottenne, ex veterano dell’Afghanistan, vera sorpresa delle prime uscite e sesta infine Amy Klobuchar.

Schermi pubblici e reti sociali sono letteralmente inondati dalla pubblicità (che non rallenta) con l’immagine di un uomo  a cui non manca il carisma e appare meno senior e radicale del favorito Bernie Sanders.

 

Bloomberg , in questo momento,rappresenta sicuramente un invitato scomodo, sia per gli avversari democratici che su di lui concentrano attacchi e ironia, sia sul Presidente in carica. Chi meglio di Donald Trump può’ capire quanto la ricchezza vera, in un paese come l’America che del denaro ne ha fatto una specie di ‘credo’, possa essere decisiva nel spostare favori ed equilibri. Favori che, il trend economico formidabile americano in primis, sembrano dare a Trump tutte le carte per rimanere presidente.

Ma la partita sta cominciando ora a riscaldarsi.