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Alicost, al via questa primavera le nuove rotte per il Cilento e la Sicilia
La società di navigazione attiva i collegamenti con imbarcazioni ad alta velocità da Salerno per la costa cilentana, le isole del golfo partenopeo e le Eolie.
Il mare accorcia la distanza tra Napoli e Salerno con il Cilento evitando traffico ed ore di viaggio in automobile, Campania e Sicilia più vicine con Alicost. Dal primo aprile tornano infatti operativi i collegamenti gestiti da Alicost, la società che grazie ai suoi servizi marittimi veloci mette in comunicazione i più importanti scali del Golfo di Salerno con i principali approdi della Costa del Cilento, fino ad arrivare al porto di Napoli e alle isole di Capri ed Ischia. E tornerà operativa a giugno anche la tratta che collega Salerno alle isole Eolie: Stromboli, Panarea, Lipari e le atre perle dell'arcipelago siciliano.
Queste le tratte servite da Alicost: da aprile sarà attiva la tratta Salerno/Cetara/Maiori/Minori/A
“Intanto -illustra Fabio Gentile, amministratore dell'Alicost spa- con l'aiuto delle amministrazioni comunali della costiera amalfitana, stiamo tentando di ampliare la rete dei collegamenti tra i paesi più piccoli della fascia di costa, ancora oggi sprovvisti di collegamenti marittimi, come Praiano e Vietri, per tutelare gli interessi dei consumatori e dei turisti. Le nuove tratte inciderebbero infatti positivamente anche sul traffico veicolare della costiera amalfitana, sempre troppo intenso e problematico”.
La flotta Alicost è composta da cinque monocarena veloci e da un’imbarcazione ad alta velocità categoria HSC (High Speed Craft). Affidabilità e cortesia sono le due principali caratteristiche della compagnia, attentissima alla tutela del mare al punto di avviare la progettazione di nuove unità ibride con sistema elettrico, per accedere ai porti e alle aree marine protette, senza apportare danni all'ambiente. “Su tutte le proprie unità veloci -afferma ancora Gentile- la compagnia di navigazione assicura soluzioni e assistenza all’utenza in fase di imbarco e sbarco, con un'attenzione particolare ai soggetti con mobilità ridotta”.