Viaggi
"The Telegraph" accende i riflettori sulla voglia di vacanza in Sardegna
Inseriti dal quotidiano inglese nelle prime posizioni i pentastellati Delphina Valle dell'Erica, Marinedda e Capo d'Orso. Un articolo sulla Gallura per meditare
“Il medico cura ma la natura guarisce”. Inizia con la citazione di Ippocrate l’approfondimento che il quotidiano inglese The Telegraph, con un articolo della giornalista Teresa Levonian Cole, riserva alla Gallura e all'Hotel Capo d'Orso Thalasso and Spa, il cinque stelle dedicato alle coppie di Delphina. Il quotidiano inglese pubblica poi sul suo sito anche una classifica con i più importanti hotel in Sardegna nella quale inserisce nelle prime posizioni i cinquestellati Delphina Valle dell'Erica, Marinedda e Capo d'Orso. Un viaggio che vede la natura della Gallura come filo conduttore di tutto l'articolo. La Sardegna come luogo per la meditazione e il “ricongiungimento con la natura”: segnale di come questa sia sempre più un’esigenza per le “nuove vacanze” per le quali la Sardegna è una candidata ideale.
La giornalista racconta la sua scoperta della Sardegna “fuori dal tempo e dalla storia” utilizzando le parole dello scrittore inglese David Herbert Lawrence. Parole scritte nel 1921 ancora valide oggi. “Il nord dell'isola è famoso per le sue montagne di granito e i massi scultorei che spuntano dalle pianure lungo la riva. Tale era lo scenario di Capo d'Orso, incastonato in 25 ettari di profumata macchia (arbusto), affacciato sulle limpide acque del Mediterraneo”. Quello della giornalista è un viaggio nei sapori e negli odori della Gallura che la porta a vivere l'articolata offerta del gruppo Delphina.
Un’offerta completa a Capo d'Orso grazie alle terapie talassoterapiche della Spa L’Incantu “nota -scrive la giornalista inglese- per le sue terapie e per tre piscine di acqua di mare a cascata. Ma anche i trattamenti di acqua salata più rilassanti de L’Incantu affrontano la dura concorrenza di Madre Natura. Una delle grandi gioie di Capo d'Orso è la sua pletora di punti di balneazione - dalla mezzaluna sabbiosa di Cala Capra, alle quattro aree di pavimentazione in legno sopra l'acqua, ai miei punti preferiti - le minuscole calette di granito rosa che assicurano totale privacy”.
Delphina, prima della crisi del Covid nel 2019, ha fatturato più 72 milioni confermando il trend positivo di crescita degli ultimi anni e dà lavoro a più di mille persone di cui più di cento negli uffici e un indotto per i servizi interni di più di 300 persone. Dal novembre del 2018 l’azienda è entrata nella “Lounge” di Intesa San Paolo di Elite, il progetto di Borsa Italiana e del London Stock Exchange per le imprese ad alto potenziale realizzato in collaborazione con Confindustria.
“Gli odori della macchia mediterranea -continua Teresa Levonian Cole- particolarmente forti mentre sfioravo la flora lungo il sentiero sulla scogliera fino al faro, inebriato dai profumi di ginepro, mirto, timo e lavanda, per gli appassionati di yoga e meditazione, ci possono essere pochi punti più favorevoli”. Tutti i resort Delphina sono immersi nelle natura sarda, che viene esaltata e rispettata dalle costruzioni basse e a minimo impatto ambientale, tutti i servizi e le costruzioni rispettano la natura e sposano la filosofia green del Gruppo.
Protagonista dell’articolo anche l’offerta enogastronomica che il gruppo propone con i prodotti della Selezione Delphina. “Anche il cibo -scrive la giornalista- è fondamentale qui: infatti, Delphina, il gruppo che gestisce l'hotel, ha il proprio marchio di pecorino, bottarga, vini, olio d'oliva e altro ancora”.
Prodotti che rientrano nel progetto “Genuine Local Food Oriented®”, marchio di qualità Delphina, a sostegno di una cucina sana, buona e giusta, basata su ingredienti genuini che rispettano la stagionalità, preferibilmente a km 0. Per questo più del 70 per cento dei fornitori è nel raggio di 150 chilometri o sull'isola, con l'obiettivo di raggiungere l’80 per cento entro la fine del 2021.