Viaggi
Umbria, in giro per frantoi e castelli alla scoperta dell'evo di qualità
I Dpcm del governo annullato il tour per i frantoi umbri, resteranno le visite ai luoghi di produzione dove si vivrà di essere coltivatore per un giorno
Il turismo dei valori come custode del paesaggio e della ruralità. I luoghi della conoscenza e di produzione dell’olio. Sperimentando almeno per un giorno di cogliere i suoi verdi frutti e guardando dal vivo il loro percorso fino alla tavola. E’ quanto avrebbe offerto il piccolo territorio di Campello sul Clitunno, al centro della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, dal 7 al 22 novembre la “Festa dei Frantoi e dei Castelli”, una manifestazione che rientrava nei “Frantoi aperti in Umbria” con una serie di iniziative per filo conduttore l’olio extravergine di oliva in tutte le sue declinazioni, dall’aspetto salutistico, alla qualità del prodotto e all’abbinamento con altri prodotti enogastronomici, in cucina, fino al rapporto con il design. Tutte in un territorio che custodisce perle di inestimabile valore: il Tempietto sul Clitunno, patrimonio Unesco, le sorgenti dello stesso fiume, i castelli incastonati nel paesaggio olivato, veri musei a cielo aperto. E l’alta qualità dell’olio extravergine di oliva dei piccoli produttori locali. Tanti piccoli eventi, contingentati e su prenotazione, che metteranno in rete non soltanto i frantoi ed i castelli, ma anche luoghi di eccellenza del territorio come il Mad Museum - Museo dell’Arte e del Design, dove, con la collaborazione di ADI Umbria si sarebbe parlato di cucina, olio evo e design, o la Fondazione Giulio Loreti dove si sarebbero approfonditi gli effetti salutistici dell’olio evo di qualità. Se le manifestazioni sono state annullate per le restrizioni del governo resteranno aperti i frantoi che sono pronti ad ospitare i visitatori.
Diverse le occasioni di esperienze enogastronomiche in campo e nei luoghi di produzione e o allevamento: “Olio E.v.o. Experience” con passeggiate in oliveto per partecipare alla raccolta delle olive, a cui avrebbe fatto seguito la visita al frantoio in lavorazione e la degustazione; “Tartufo Experience”, passeggiate nei boschi di Pettino, località montana del Comune di Campello, giacimento del prezioso tubero, alla ricerca del tartufo nero pregiato, in compagnia di cani ed esperti cercatori oppure “Fishing Experience” la pesca delle trote del Clitunno nella vicina sorgente del fiume e l’assaggio di pesce in abbinamento all’olio evo.
Non sarebbero mancati i trekking tra gli olivi e i luoghi d’arte, come il Tempietto sul Clitunno (sito Unesco), le “Residenze d’artista”, i castelli della fascia olivata, Campello alto e Pissignano Alto, musei a cielo aperto e il parco naturalistico delle Fonti del Clitunno Diversi i laboratori di cucina in programma, insieme a momenti di intrattenimento musicale per le strade del borgo, dei castelli e nei frantoi ed alle visite guidate (domenica 8 novembre) sia nel borgo della località La Bianca, alla scoperta di ville private, del Museo della Civiltà Contadina, dell’opera di Sol Lewit e del piccolo Oratorio di San Sebastiano, decorato al suo interno da pitture votive e preziosamente eseguite da Giovanni di Pietro detto “lo Spagna”, nel Castello di Pissignano Alto e nel Castello di Campello Alto. Nelle giornate della “Festa dei Frantoi e dei Castelli”, il progetto “Di Sana Pianta” avrebbe poi arricchito alcuni ambienti privati del Castello di Campello Alto, messi a disposizione dai cittadini, con opere in esposizione, laboratori, incontri, proposte esperienziali di relazione con la Natura che porteranno i partecipanti a riconoscere e saper utilizzare le erbe, tingere tessuti con le foglie, curarsi naturalmente. Annullata anche a passeggiata con Franco Arminio, poeta e paesologo che accompagnerà i partecipanti alla scoperta del castello di Campello Alto che avrebbe commentato il valore sociale di questi luoghi, oggi poco abitati, ma che andrebbero ripopolati.