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Finanza

SCM family banker di alta classe

Entro metà luglio sarà ammessa alla quotazione sul mercato AIM la SCM (Solutions Capital Management SIM). E’ il primo “multiple family office” indipendente che si quota in Borsa. L’IPO fa parte di una strategia che prevede una crescita anche per vie esterne.

SCM, già da ora strutturata per la normativa MiFID II che entrerà in vigore nel 2018, ha scelto la Borsa, anziché ricorrere ad un partner finanziario, perché l'indipendenza è un requisito e un valore al quale oggi non è più possibile rinunciare. Anzi punta a diventare un aggregatore per società più piccole.

Non è nostro compito valutare il fair value dell’azienda, il cui flottante sarà intorno al 12% del capitale: decine di pagine e tabelle sono a disposizione degli analisti per valutare la validità dell’IPO. Ma possiamo certamente apprezzare la struttura innovativa e impeccabile della SCM.

E’ stato pubblicato un paio di mesi fa dalla Consob uno studio inglese (con un breve abstract in italiano) che indaga il rapporto fra la richiesta di consulenza finanziaria, le competenze finanziarie e la cosiddetta “overconfidence” (un concetto difficilmente traducibile in italiano, forse con “eccesso di fiducia nelle proprie competenze”) dei soggetti analizzati, un campione di circa mille persone.

Strano a dirsi, ma i ricercatori hanno appurato che le persone meno acculturate finanziariamente - che sono anche le persone che ne avrebbero maggiormente bisogno - sono quelle che richiedono meno il servizio di consulenza finanziaria, mentre, al contrario, le persone con maggiore cultura finanziaria sono quelle che avvertono di più la necessità di consulenza.

La propensione a richiedere il servizio di consulenza appare più elevata tra le donne (che risultano essere meno competenti nelle materie finanziarie e in alcuni casi meno overconfident degli uomini), gli individui più abbienti e i più anziani.

Qual è il sogno di qualunque risparmiatore o investitore che desideri affidare il proprio capitale a un consulente esterno? Le evidenze confermano il ruolo della fiducia riposta nel consulente, poiché la propensione ad avvalersi del servizio è più elevata tra coloro che dichiarano di sentirsi più motivati ad investire quando sentono di potersi fidare dell’intermediario cui si rivolgono.

Per questo desideriamo sottolineare la qualità dei servizi offerti da SCM, nel rispetto di quella regolamentazione dei conflitti di interesse e delle caratteristiche di consulenza indipendente previste dall’ESMA e caldeggiate da tutte le associazioni a tutela dei risparmiatori: consulenza imparziale, standard di competenza dei consulenti, maggiore trasparenza su natura e costo del servizio.

Così si esprime il fondatore e amministratore delegato di SCM Antonello Sanna: “Apparteniamo alla nuova generazione di aziende nel settore dei Personal Financial Services. SCM ha un modello trasparente e chiaro, senza conflitti di interesse. L'azienda opera nella piena indipendenza e senza compensi che non siano erogati dal cliente. Non percepiamo compensi dagli emittenti, ma solo dai clienti. Per un perfetto allineamento degli interessi”.

Effettivamente SCM è una SIM vigilata, completamente indipendente da gruppi bancari e assicurativi: non accetta nemmeno rebates dagli emittenti, semmai li sconta ai propri clienti. Ogni cliente mantiene il proprio capitale presso la banca di propria fiducia, mentre a SCM conferisce il solo incarico di amministrare il proprio patrimonio con le modalità che preferisce. Tutti i clienti sanno con esattezza quanto pagano e quali strumenti hanno in portafoglio. Per la massima trasparenza.

Con lo sbarco a Piazza Affari, la società di consulenza fee only punta a intraprendere una nuova fase di crescita dopo quella fatta registrare dalla sua fondazione.

Paolo Brambilla