Affari Europei

Blair guiderà il Consiglio europeo contro l'antisemitismo

Nuovo incarico per Tony Blair, che e' stato nominato presidente del Consiglio europeo per la tolleranza e la riconciliazione (Ectr), un ente con sede a Bruxelles che si occupa appunto di contrastare l'antisemitismo, il razzismo e la xenofobia.

La notizia e' giunta a pochi giorni dalle dimissioni di Blair, premier britannico fra il 1997 e il 2007, come inviato dell'Onu in Medio Oriente. L'ex leader laburista britannico subentra al polacco Aleksander Kwasniewski. Blair ha rilasciato una nota, in cui si specifica che "nonostante i nostri sforzi di costruire consenso e tolleranza in Europa, vediamo ancora ingiustizia, discriminazione e atti di violenza nel continente". Fra i timori paventati da Blair anche quello di "forze nazionaliste che giocano sui rancori e le paure della gente".

E' invece di pochi giorni fa la notizia che Blair, attivo ormai da anni in una redditizia attivita' di conferenziere di lusso e consulente, avrebbe chiesto 330.000 sterline (460.000 euro) per un discorso di 20 minuti all'inaugurazione della conferenza mondiale sulla Fame nel Mondo (Eat) a Stoccolma. L'organizzazione del summit ha rifiutato per l'esosita' della richiesta. E' quanto ha riferito il tabloid Daily Mail secondo il quale il grosso della somma sarebbe andata alla fondazione caritatevole della moglie Cherie. Lo staff di Blair ha smentito, pero', che l'ex premier abbia rifiutato di intervenire per un problema di compenso ma solo perche' aveva altri impegni.

Blair, scrive il Mail, ricordando che lo scorso anno a Bill Clinton alla prima edizione del summit, erano andate 327.000 sterline, era stato contattato da un'agenzia, la Kruger Cowne, cui avrebbe chiesto una donazione di 250.000 sterline ed un rimborso spese di altre 80.000. Eat, riferisce sempre il tabloid, avrebbe offerto 125.000 sterline. Le trattative sarebbero andate avanti per mesi ma, l'organizzatore dell'evento, Odd Arvid Stromstad, ha spiegato: "La somma che volevano era piuttosto alta e quindi non siamo andati avanti".