Affari Europei
Brexit, a vuoto l'ultimatum di Johnson. L'Irlanda dice no al piano di Boris
Tentativo disperato di Johnson con Juncker, ma l'Irlanda dice di no
Brexit, l'ultima offerta di Johnson a Juncker
"Due confini per quattro anni", attraverso un "blocco bilaterale" Belfast-Berlino fino al 2025: è l'offerta, che sa di ultimatum, che tra poco più di un'ora Boris Johnson farà sulla Brexit a Jean-Claude Juncker, capo uscente della Commissione europea, ma che ha già ricevuto il 'no' di Dublino. Il premier britannico ha raggiunto un accordo segreto con il Partito Unionista Democratico (Dup) nordirlandese in base a cui l'Irlanda del Nord resterebbe soggetta alle normative comunitarie almeno fino al 2025 per prodotti agroalimentari e manufatti.
Brexit, l'Irlanda ha già detto no all'ultimatum di Johnson
I controlli doganali tra Irlanda de nord e Irlanda verrebbero, afferma il Telegraph, ripristinati. Il Parlamento nordirlandese deciderebbe poi se conservare lo status quo, o adottare gli standard britannici. Johnson spera, o fa finta di sperare, che questa proposta basti a convincere Bruxelles a negoziare in vista del vertice del 17 ottobre, e ritiene decisive le prossime 48 ore, aggiunge il quotidiano. Sebbene il premier la presenti come "ragionevole e costruttiva" pur accompagnandola con l'avvertimento che la Gran Bretagna è pronta a partire senza un accordo il 31 ottobre "qualsiasi cosa accada, l'offerta e' gia' stata bocciata da Dublino: "Sicuramente ha dichiarato la ministra degli Affari europei di Dublino, Helen McEntee - non è accettabile per il governo irlandese, ma anche per l'intera Ue". Bruxelles resta in attesa, ma fa presente, ha detto la portavoce della Commissione, Mina Andreeva, che "dobbiamo avere una soluzione legalmente operativa che rispetti tutti gli obiettivi del backstop". Discussioni tecniche con lo sherpa di Boris Johnson, David Frost, si terranno nel pomeriggio.