Affari Europei
Brexit: chi paga il buco di Londra? L'ombra che minaccia il bilancio Ue
Su chi peserà il conto di Brexit quando Londra si sarà alzata da tavola per l'ultima volta? Un mistero
Brexit: chi paga il buco di Londra?
Su chi peserà il conto di Brexit quando Londra si sarà alzata da tavola per l'ultima volta? Nei giorni in cui l'Unione europea decide di concedere al Regno Unito la terza proroga in sette mesi, un documento del governo tedesco rivelato dal Financial Times rimette sul tavolo un tema su cui gli Stati membri sono molto lontani dall'essere d'accordo: il bilancio pluriennale dell'Unione dal 2021 al 2027. Oggi Londra versa nelle casse di Bruxelles circa 14 miliardi di euro l'anno. Il giorno dopo Brexit (se mai ci sara') il buco dovrà essere riempito e la cifra dovrà essere ripartita tra i 27. Secondo il quotidiano della City a portare il fardello più pesante sarà proprio la Germania, il cui contributo netto al bilancio della Ue aumenterebbe del 100% , passando da una quota di 15 miliardi l'anno prossimo a 33 miliardi di euro nel 2027. conto salato anche per l'Olanda, che potrebbe passare dai 5 miliardi attuali a 7,5 miliardi alla fine del periodo.
L'ombra che minaccia il bilancio Ue
Le cifre della Commissione in realtà sono diverse, anche se non troppo distanti. L'uscita del Regno Unito dall'Unione comporterà un peggioramento dei saldi di molti contributori netti al bilancio europeo, secondo Bruxelles: la Germania passerebbe da 15,9 a 21,1 miliardi di euro annui, i Paesi Bassi da 2,7 a 3,4 miliardi, l'Austria da 1,2 a 1,8 miliardi, la Danimarca da 1,1 a 1,2 miliardi e l'Irlanda, in precedenza beneficiario netto per 0,1 miliardi annui, diventerà contributore netto per 0,8 miliardi. Al contrario, altri Paesi registrerebbero un miglioramento dei loro saldi: l'Italia, per esempio, vedrebbe ridursi il suo contributo netto di circa la metà, da 4,1 a 2,3 miliardi di euro l'anno (grazie all'aumento della quota parte delle risorse della politica di coesione, ma il calcolo non tiene conto del taglio ai fondi Pac), la Francia da 7,6 a 5,4 miliardi, la Svezia da 2,2 a 2 miliardi. (AGI)Mgm (Segue) 281830 OTT 19 NNNN